Presenti i migliori e sopratutto il Soccorso Alpino Speleo Marchigiano
|Genga – Il Frasassi Climbing Festival è stato anche una vetrina culturale intelligente. L’organizzazione è riuscita a creare un dialogo tra sportivi e personalità di alto profilo del mondo della roccia. A Frasassi sono venuti i migliori. Non solo perché si sono distinti in sfide off limits ma perché sono uomini e donne pronti a comunicare le loro emozioni ed esperienze. Come Cala Cimenti, l’alpinista-avventuriere piemontese, che ha scalato tutti i sette mila dell’ex Unione Sovietica. Impresa che gli è valso l’onorificenza di “Snow Leopard”. E poi la giovane torinese Federica Mingolla che ha scritto un’importante pagina per l’arrampicata italiana conquistando, a solo 21 anni, il Digital Crack sulla parete di granito del Mont Blanc. Questo festival consacra anche quelli del Soccorso Alpino Speleologico Marchigiano. Ogni giorno presente con la sua presidente Paola Riccio che hanno garantito la sicurezza. Un’organizzazione importante che all’estero ci invidiano come lo testimonia il recente intervento in Germania quando marchigiani, umbri e croati sono stati chiamati per salvare uno speleologo rimasto intrappolato 11 giorni. La presenza in oltre di sponsor importanti tra l’altro Decathloon, Wildclimb od ancora Camp attestano che il Festival può trasformare Frasassi nel luogo ideale di raduno di chi la roccia la ha in punta delle dita e nel suo Dna. Un invasione di escursionisti in totale linea con la famosa economia alternativa sostenibile.
Véronique Angeletti