Sassoferrato – Le vie dello sviluppo passano dal territorio. Ne sono convinti i sindacati Cgil-Cisl e Uil che, dal 2016, organizzano un convegno sui rapporti tra comprensorio e tessutto produttivo. Un approccio affrontato a step dove l’obiettivo acclamato è far emergere nuove riflessioni e stimolare nuove dinamiche coinvolgendo le giovani generazioni, ben rappresentate nel pubblico da una cinquantina di studenti del liceo di Sassoferrato.

«Quattro anni fa – spiega Carlo Sabbatini, segretario Uil Fabriano –  ci siamo concentrati sull’uso dei fondi del Fsr, nel 2017 sulla diversificazione delle produzioni, l’anno scorso sulle prospettive dell’economia della terza età e, in quest’edizione, organizzata nell’aula didattica del parco storico archeominerario della miniera di zolfo di Cabernardi, in occasione dell’11 giornata delle miniere, abbiamo voluto far emergere come dal passato nascono opportunità di sviluppo».

Un luogo storico che, per il responsabile della camera del lavoro di Fabriano Arrigo Berionni, «potrebbe essere la sede ideale per festeggiare il centenario della Cgil fabrianese essendo un luogo simbolo della lotta sindacale». Quattro cento minatori rimasero per 40 giorni nelle gallerie sotto terra per impedire, senza riuscire, la chiusura del polo estrattivo nel 1952.

All’evento, organizzato con il comune e l’Associazione Culturale “La Miniera” onlus, sono intervenuti Nicia Pagnani sulla “Storia della miniera e dei lavoratori di Cabernardi” e Ninfa Contigiani, docente presso l’Università di Macerata, sugli  “aspetti legali e socio-culturali del lavoro in miniera”  mentre sulla nuova consapevolezza del territorio come chiave di sviluppo sono intervenuti il Presidente del Parco dello Zolfo delle Marche, Carlo Evangelisti a proposito dei progetti in itinere dell’ente mentre sulle alternative turistiche per lo sviluppo delle Aree Interne, il vicepresidente del Consorzio Frasassi, Riccardo Strano.

Per Cristiana Ilari, il Segretario Cisl Marche: «ogni riflessione è importante soprattutto se si parla di sviluppo ma altrettanto importante è farlo coinvolgendo le giovani generazioni».
Véronique Angeletti@civetta.tv