Perché il Consorzio Frasassi ha voluto una nuova mascotte ?
Genga – Per Maurizio Tosoroni, responsabile marketing del Consorzio, la nuova mascotte Giotto l’Aquilotto consente di collegare le grotte al suo territorio in tutte le sue componenti ed imporre questa offerta con un immagine unica alla pari dei grandi parchi di attrazione. “Il bimbo, con zaino ed elmetto – spiega – non dava l’idea della fruibilità del percorso ma che era quasi un percorso ad ostacolo. Inoltre, la mascotte consente di marchiare l’offerta Frasassi e tutte le reali opportunità dalle Grotte all’abbazia, dal Parco Avventura al Santuario di Frasassi. E’ un riferimento al comune di Genga, l’Aquila sta nel suo Gonfalone, nello stemma della Conti della Genga e dunque della famiglia Fiumi-Sermattei del Papa Leone XII ed infine vola nel cielo del Parco regionale della Gola della Rossa e di Frasassi“. (qui articolo sul concorso)
In realtà, dietro alla mascotte, il Consorzio si muove con l’idea di un Brand che l’Aquilotto con i suoi vivaci colori rende dinamico, gioioso, e con il suo lato “morbidoso” dà un tocco ancora più personale al rapporto tra il consumatore – in questo caso consumatore di territorio, leggere turista – e il prodotto e dunque l’offerta Frasassi.
Comunque le mascotte non sono solo gli animali-oggetti dei parchi di attrazione o delle squadre di sport. Nel mondo del marketing sono ovunque. L’omino Michelin è nato addirittura nel 1898 e la tigre della Kellogg’s – che tra l’altro si chiama Tony – festeggia quest’anno 58 anni. Poi c’è il Gigante Verde, il clown della Mac Donald e le famose M&M’s.
Attenzione, esistono anche mascotte che hanno fatto fiasco. Ma proprio perché nessuno le ricorda, non le citiamo. Intanto ricordiamoci che Frasassi aveva una mascotte, un bimbo con zaino, elmetto e corde che oggi allo scoccare dei 45 anni della scoperta delle grotte va in pensione sfidando – lui – la legge Fornero.
Véronique Angeletti@riproduzione riservata