Un nuovo priore per il monastero di Fonte Avellana
Eletto con un ampio consenso prende il posto di Dom Gianni Giacomelli a cui era scaduto il mandato decennale. Un cambio di guida che, nel giro di cinquanta giorni, fa seguito all’elezione da parte del capitolo generale di Dom Matteo Ferrari come priore generale della congregazione camaldolese di San Benedetto che prende il posto di dom Alessandro Barban, il priore antecedente a Dom Gianni a Fonte Avellana.
Maestro dei novizi, educatore dei nuovi monaci, deputato a predicare nei ritiri, dom Cristiano de Oliveira Sousa è stato visto spesso a fianco a Dom Gianni Giacomelli fino a sostituirlo in numerosi eventi, tra cui le celebrazioni a Gubbio in onore di Sant’Agostino a fine agosto.
Nato a Guaratinguetá in Brasile, Dom Cristiano de Oliveira, si è laureato in psicologia con una specializzazione in psicologia clinica alla Libera Università Maria Santissima Assunta o Lumsa di Roma e ha una laurea in teologia del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. È stato ordinato prete nel novembre 2022 ma dal 2012 appartiene all’ordine dei monaci benedettini camaldolesi.
Nell’annunciare la sua nuova carica, Dom Cristiano sui social ha scritto che gli aspetta «una missione che richiede responsabilità, sapienza e umiltà» e aggiunto «Alla vergine di Aparecida, Madre nostra, consacro questo nuovo servizio». Una dedica alla patrona del Brasile, un legame con la madre di Cristo che ama evidenziare proprio perché «posso testimoniare – afferma – che, nell’Alleanza d’Amore con Maria, vissuta in diversi gradi, ho potuto percepire concretamente, in ogni dettaglio della mia vita quotidiana, l’opera della Madre di Dio, come “educatrice”, che mi santifica nella fedeltà a quanto ho promesso nella Professione Religiosa e, soprattutto, nell’Ordinazione Sacerdotale».
Una notizia che ha avuto l’effetto di un fulmine a ciel sereno. Ossia molti ritenevano ovvio che Dom Gianni Giacomelli avrebbe continuato a guidare il Monastero. Un luogo che in questi ultimi trenta anni riveste un ruolo fondamentale per il territorio.
Perno della carta di Fonte Avellana, documento strategico per lo sviluppo dei territori montani sottoscritto nel 96 che considera la montagna un patrimonio e un volano economico e tassello del riconoscimento del codice forestale camaldolese quale patrimonio immateriale universale dell’Umanità da parte dell’Unesco. Inoltre, con i suoi 20mila visitatori all’anno, l’eremo di Fonte Avellana è un luogo importante per il turismo religioso. Non a caso, su iniziativa della Svem, la società di sviluppo della Regione Marche, ospita da luglio il “Centro di interpretazione del patrimonio culturale immateriale dei Monaci camaldolesi di Fonte Avellana”. Motivo per cui nei suoi saluti il Sindaco serrano Ludovico Caverni nel ringraziare Dom Gianni e fare i complimenti a Dom Cristiano ha sottolineato sui social «Non vediamo l’ora di collaborare conDom il nuovo Priore per lo sviluppo del nostro territorio».
Véronique Angeletti @Civetta.tv