#AlluvioneStradeProvinciali- Viabilità: fondi subito a Carnevali e Paolini, i Presidenti delle Province di Ancona e di Pesaro Urbino
L’alluvione ha messo in ginocchio la viabilità provinciale dell’anconetano e delle alte terre del pesarese.
Esondando i fiumi hanno provocato frane e smottamenti, cancellate carreggiate e fatto saltare ponti.
Ma se nel pesarese, è compromessa – gravemente – la viabilità provinciale intorno al Monte Catria; nell’anconetano, «la portata è ancora più enorme – entra nel merito il Presidente Daniele Carnevali – poiché coinvolge tutti i Comuni che vanno dalla fascia appenninica a quella costiera lungo tutti i bacini del Misa e del Nevola».
Tradotto nella cartografia dinamica consultabile a questa pagina del sito della Provinicia di Ancona sono 10 le SP con un’ordinanza d’interdizione alla circolazione. Chilometri di strade su cui sono al lavoro 25 operai della Provincia supportati da dieci ditte esterne che, se non si interviene con finanziamenti ad hoc, creeranno problemi all’economia e, a lungo termine, pure alla tenuta del tessuto sociale ma nell’immediato sollevano problemi di sicurezza. Purtroppo, a dispetto dei numerosi cartelli e dei formali divieti, automobilisti, ciclisti e pedoni transitano dimenticando che sono tratti pericolosi finché non saranno ultimati le ispezioni e le opere di messa in sicurezza.
«Ci vuole pazienza, stiamo lavorando. Nel caso delle frane – spiega Maurizio Tisba, responsabile del reparto operativo di Sassoferrato già all’opera nella notte di giovedì – è solo una questione di ripulire le carreggiate, mettere in sicurezza e riaprire con alcune restrizioni ma in altre situazioni, la strada è interdetta perché i danni sono tali che necessitano interventi strutturali».
Come nel caso della SP48, la Cabernardi – Montelago, chiusa dal km1 al km7,5 dove non sarà possibile nemmeno circolare a senso alternato: sono saltati tre ponti che hanno aperto impressionanti voragini. Altrettanto serio, il divieto di transito sulla Sp15 di Arcevia. Chiusi per una serie di smottamenti che hanno coinvolto a tratto le carreggiate dei 22 km che dal Ponte di Sterleto passano nelle località di Caudino, Costa, Santa Croce di Arcevia e raggiungono Rocchetta e Genga paese.
La maggior parte delle chiusure di tratti specifici sulle strade provinciali comunque sono legate ai ponti. Per delle verifiche di stabilità e la ricostruzione di parapetti. Come per il Ponte Burello sulla Sp17 di Corinaldo all’altezza del km21, il Ponte San Domenico della Sp42 al km 6, quello a Tre Castelli al km 24+205 o nel caso di Serra De Conti per il ponte sulla Sp11 all’altezza del km42+280, od ancora a Barbara, per il Ponte Mariani all’altezza del km47+560.
Del tutto crollato, il ponte ad Ostra Vetere sulla Sp43 all’altezza del km10.
A Maiolati Spontini e Castelplanio, si sta sgombrando il sottopassaggio (Moie) all’inizio della Sp36/1, invaso dal fango. Più grave, a Ostra, dove il fiume ha portato via una delle pile del Ponte detto del Coppetto. Pertanto, chiusa la Sp17 all’altezza del km13+800 al km14+581.
Ovviamente queste informazioni sono evoluzione, è consigliato consultare la mappa e quindi la cartografia dinamica
Nel pesarese, «con il dispiegamento di una ventina di mezzi sono state scongiurate le chiusure complete delle strade provinciali – spiega il Presidente Giuseppe Paolini – ma l’80% della viabilità dell’area del Monte Catria è compromessa». Intere sedi stradali da ricostruire.
«Tutte quelle che portano al monte non esistono più» precisa il dirigente Mario Primavera. «Il tratto Acquaviva potrebbe essere in futuro garantito ma con opere provvisionali. Si potrà intervenire solo con finanziamenti ingenti e con tempi sicuramente non brevi».
Intanto è stato ripristinato il collegamento da Serra Sant’Abbondio all’Eremo di Fonte Avellana, ma solo a una corsia e ad uso dei mezzi di pubblica sicurezza. Garantito il collegamento Cantiano-Chiaserna, grazie al bypass di passaggio attraverso strade comunali, con tratti a senso unico alternato. Ripristinato la Serra Sant’Abbondio-Pergola.
Véronique Angeletti