Per il Mibact, i borghi sono spazi rigenerativi, equilibrati per lo sviluppo sociale ed economico
|“Dobbiamo costruire un modello di sviluppo economico e sociale più equilibrato, più diffuso, allargato a quelle che oggi sono considerate le aree periferiche del nostro Paese e cioè le aree interne, custodi di straordinaria bellezza”. È quanto sostenuto dal Sottosegretario ai Beni Culturali Anna Laura Orrico, nel suo intervento alla premiazione dell’XI edizione di “Obiettivo Terra” 2020, concorso nazionale di fotografia geografico-ambientale. Un concorso dedicato alle bellezze e alle peculiarità delle Aree Protette d’Italia per celebrare la 50 esima giornata mondiale della Terra.
“Un concorso particolarmente significativo – ha aggiunto Orrico – per una sfida fondamentale che non possiamo più rimandare: la sfida di coltivare la bellezza dei nostri territori. In questo modo abbiamo infatti la grande opportunità di rilanciare l’amore e la responsabilità di ogni cittadino verso il proprio territorio, perché l’Italia non solo custodisce un patrimonio culturale unico ma ha anche una ricchissima biodiversità, un meraviglioso patrimonio ambientale e paesaggistico, delle tradizioni importanti, delle identità culturali forti e radicate”.
“Come Mibact – ha proseguito Orrico – stiamo lavorando moltissimo per rilanciare un’economia del turismo e della cultura diffusa, attraverso la creazione un circuito virtuoso in grado di connettere le grandi città d’arte e i piccoli centri storici. Per questo – ha aggiunto – stiamo lavorando a un grande Festival che rilanci il tema dei borghi affinché essi non siano visti solo come mete turistiche ma come spazi di rigenerazione, come luoghi in cui costruire attraverso la cultura e le buone pratiche modelli di sviluppo sociale ed economico equilibrati, attenti alle comunità locali ma anche a quelle temporanee che si creano di volta in volta grazie a viaggiatori e turisti”.
“Attraverso una mappatura delle buone pratiche di rigenerazione già attive in moltissime realtà – ha concluso Orrico – sarà poi possibile definire delle politiche concrete e delle linee direttrici in grado di aiutare tutti gli amministratori, quelli centrali e quelli locali, a raccordarsi per costruire un sistema integrato di turismo responsabile, legato alla cultura, alle riscoperta delle tradizioni, al rilancio del senso di comunità”.
Fonte Mibact
No ai borghi-museo a uso dei turisti. Sì ai borghi dove poter vivere tutto l’anno, con i servizi e le infrastrutture indispensabili a una comunità “stanziale”.