Filippo De Luigi: non era solo il regista della “Dottoressa Giò” ma anche il primo a Bikini dopo il test nucleare
|Il giorno dedicato alla rivoluzione di Francia, è mancato improvvisamente ed inaspettatamente, all’età di 82 anni, Filippo De Luigi, “Pippo” per gli amici. Noto regista veneziano che aveva scelto Pergola, la città dei bronzi dorati, come città per vivere con sua moglie “Katy”. Attivissimo nella vita associativa con fini culturali ed umanitari.
” Si era iscritto all’associazione Pergola Nostra di cui è stato consigliere e Vice- presidente – lo ricordano Ritaldo Abbondanzieri e Francesco Tonelli – ,tra le iniziative da lui curate nell’associazione, la mostra fotografica del campione del mondo di fotografia Walter Gaberthuel in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia “Pergola ieri e oggi”, ed il convegno contro il femminicidio dal titolo : “Il rispetto, un valore sempre” con la testimonianza di Paola Pitagora. Ha fondato a Pergola la scuola di teatro per avvicinare i giovani all’arte con seguitissimi spettacoli finali. Persona grande ma umile, per allietare i bambini pergolesi a Natale interpretava la parte di Babbo Natale per le vie di Pergola. Grande amante degli animali è stato, con la sua Katy, tra i fondatori dell’associazione ” Amici di Pluto e Silvestro “, per la tutela degli animali abbandonati”.
Il suo percorso professionale è ricordato come regista de “La dottoressa Giò” la cui seconda serie venne girata nelle campagne e nel nuovo ospedale di Pergola negli anni 97-98, con tra gli attori protagonisti Barbara D’Urso, Flavio Bucci, Fabio Testi, Riccardo Cucciolla, Patrizia Pellegrino, Paky Valente, Paolo Calissano, con numerose comparse tra le quali vari cittadini pergolesi.
E’ stato anche un regista che ha saputo raccontare eventi e uomini della storia nel suo “Ritorno a Bikini”, ha realizzato il primo film documentario dopo gli esperimenti atomici americani nell’atollo. Tra le sue opere, documentari sulla vita di Pietro Nenni ,Bettino Craxi. E’ stato anche attore nel film “I sovversivi” nel 1967. Tra le sue pellicole, Azzurro Profondo nel 1992 con Franco Nero.
“Di Pergola – ricordano Ritaldo e Francesco – si era talmente innamorato sino ad acquistarvi casa e fissarvi la sua residenza negli ultimi 22 anni. A Pergola si è speso con entusiasmo ed energia; è stato tra i protagonisti del Festival dei cortometraggi, ed è stato uno dei primi ad esaltare le qualità artistiche ,dell’ormai famoso concittadino, Simone Massi”.
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