Lupus in Fabula chiede la chiusura al traffico, la domenica, della Gola del Furlo
|Acqualagna – E’ tra le più belle strade delle Marche se non d’Italia. Non a caso attraversa la riserva naturale statale del Furlo. Su un lato regala una vista sul placido fiume Candigliano, dall’altro una veduta sulle pareti rocciose dove nidificano rapaci e pure l’aquila. Vanta addirittura una piccola galleria, scavata dagli antichi romani, dove ancora si vedono la traccia degli scalpelli. E’ ricca di storie di briganti, di principi e di re. E’ la strada del tartufo e della diga, quella della sede del Parco e dello suo splendido rinnovato Museo. Domenica, questa strada, quella che attraverso la Gola del Furlo, è stata al centro di un sit-in. Era organizzato da “Lupus in Fabula” proprio sul parcheggio all’altezza del semaforo prima della galleria. Una posizione strategica per gli attivisti ambientalisti curiosi di aver la conferma che auto e moto attraversano la gola per diletto e non per necessità, come alternativa turistica alla superstrada e al traforo.
«Questa strada andrebbe chiusa alle auto, alle moto per farla godere dagli escursionisti, dai bikers e dai pedoni – spiega Luciano Angeloni, il presidente della Lupus –. Chiediamo alla Provincia, responsabile della Riserva del Furlo e ai Comuni di Acqualagna e Fermignano, di rispettare la
vocazione di questo territorio ed il bisogno di immergersi nella natura senza inquinamenti atmosferici, acustici e paesaggistici. Chiediamo – incalza – la chiusura domenicale della Gola del Furlo per auto e moto già dal mese di luglio e dal mese di giugno a metà settembre per i prossimi anni, valorizzando la possibilità di attraversarla magari creando un sistema di navette o di bike sharing e consentendo l’accesso ai ristoranti ed altri locali».
Un tema che il sindaco di Acqualagna, Luca Lisi, sta affrontando. Conferma di aver «programmato un incontro con il sindaco di Fermignano e anche con la Lupus in Fabula. Come amministrazione – osserva – ci sentiamo responsabili di questo ambiente fragile, prezioso, che va difeso e tutelato. Come siamo consapevoli che ha una valenza che va ben al di là dei nostri comuni perché è un volano per il territorio, per l’Unione Montana del Catria Nerone. Abbiamo – prosegue – idee e una seria progettualità che hanno però delle tempistiche. La gola è negli itinerari della ciclovia delle aree interne. Come dobbiamo tenere in mente, oggi più di ieri, l’economia delle attività che hanno subito il lockdown».
Véronique Angeletti@civetta.tv