Arredamenti Camilletti, da Sassoferrato, vince con il design e l’Arte dell’Arredare casa il Coronavirus
Conquistare clienti nonostante il lockdown con una formula innovativa è stata la strategia di Arredamenti Camilletti, che con la piattaforma digitale “Allmyhome” mantiene la sua leadership nel settore dei negozi specializzati nella vendita di mobili e di complementi d’arredo.
L’azienda di Sassoferrato (AN) è seconda solo ad Ikea nelle Marche, con un volume d’affari di quasi 4 milioni di euro, di cui 40 % all’estero. Un bel risultato Made in Sentinum che dimostra, di nuovo, che, dal cuore dell’Appennino umbro marchigiano, in quelle aree interne, considerate rurali e dunque disagiate, è davvero possibile essere un polo performante ed operativo nel mondo globale.
«Quando abbiamo chiuso, ci siamo trovati davanti ad una situazione davvero insolita – commenta il titolare Claudio Camilletti che sviluppa l’azienda di famiglia nata nel 1965 fondata dal padre Alberto – ma non volevamo lasciare vincere timori e preoccupazioni, comuni a tutti. Pertanto una volta superato lo stato d’animo, abbiamo cercato una soluzione per continuare a lavorare durante il blocco».
Trasformare la crisi in un’opportunità ma «ci ha fatto mettere in discussione non solo i metodi consolidati di vendita ma anche i consueti rapporti con i clienti ed obbligato a sfruttare altri strumenti». L’idea è buona – lavorare in rete durante lo stop per generare nuovi contatti e preparare la riapertura dei due showroom fisici a Sassoferrato e ad Ancona, e uno all’estero, in Lussemburgo – ma diventa vincente con un approccio audace che ha richiesto anche ulteriori investimenti.
«La nostra azienda – spiega Claudio – obbedisce al principio che il design è senza confini e non esistono limiti geografici. Un concetto che è alla base del nostro e-commerce “Allmyhome.it”. Piattaforma operativa dal 2015, dedicata a collezioni di numerosi brand affermati di design, collegata al sito arredamenticamilletti.it a cui abbiamo abbinato una proposta che, in realtà, è una vera propria sfida come imprenditori, un form dove ci siamo dichiarati disponibili a rispondere, in un modo gratuito, a qualsiasi richiesta di arredo con soluzioni personalizzate firmate dal nostro team interno di architetti e di arredatori».
Il risultato supera le aspettative. Mentre tutto è bloccato, la centinaia di migliaia di visualizzazioni del sito genera migliaia di richieste da tutt’Italia. Da Roma Capitale alla trendy Milano, dagli Stati Uniti alla vicina Germania od ancora dal Benelux. L’azienda di Sassoferrato risponde puntuale, addirittura con dei rendering, e propone soluzioni su misura che seducono i richiedenti che oggi sono già diventati clienti o promettono di esserlo conquistati dalla soluzione, dall’ambiente, dal tipo di arredo e dai prezzi. Cambiamenti sicuramente in parte innescati dal lockdown che ha costretto la gente a cogliere con intelligenza le opportunità in rete e le ha fatto familiarizzare con i pagamenti digitali ma, nel caso del settore arredo, nasce da una nuova consapevolezza della propria casa.
Per Claudio Camilletti – questa volta nelle veste di rappresentante di Federmobili Nazionale, fa parte del collegio dei probiviri – la permanenza forzata ha ridato importanza ai comfort e alla necessità di avere arredi che, sono sì funzionali ed estetici, ma più di tutto di qualità. Opportunità che il Made in Italy, lo Stile e il Design italiano devono cogliere al volo per essere tra i motori del rilancio dell’economia. Solo Federmobili rappresenta 4391 imprese e 48mila lavoratori.
Véronique Angeletti@Civetta.tv