Chef fuori dei soliti ristoranti: a domicilio, titolari di scuole di cucina e alla Ricerca e Sviluppo

 

88Rinascere come la fenice dalle ceneri della disoccupazione provocate dal lock down e dal Covid-19. Declinando talenti e competenze per reinventarsi il proprio mestiere. È la storia mare-monti che stanno scrivendo due chef, uno di Cantiano, Matteo Furiosi, 43 anni, e l’altro di Pesaro, Andrea Trezzi, 41 anni. Compagni di classe al Santa Marta di Pesaro che, dopo ventidue anni di esperienza, il primo a cavallo tra le Marche e l’Umbria, e il secondo perfino a Barcellona, hanno messo le toque in società ed avviato l’impresa “Sottosale cuochi a domicilio”. «Non so se è lo spirito di sopravvivenza – ironizza Matteo – ma, insieme, abbiamo deciso di fare tesoro dei cambiamenti imposti e trasformare la crisi in opportunità».

Ed eccoli a dare supporto ad eventi, cene e show cooking però con il territorio in pentola. «Da non confondere con il catering – precisano –  vogliamo  usare i prodotti tipici delle Marche, essere testimonial dei produttori per aiutarci mutualmente ad uscire da questo momento in cui tutti siamo fermi». Un’idea che li fanno entrare nel mondo degli chef pesaresi che, con maestria, cambiando fornelli, si rivolgono a platee diverse.

Chef Roberto Dormicchi (

Chef Roberto Dormicchi

Come Roberto Dormicchi. L’inventore del trekking gastronomico con il fratello guida escursionistica Gianluca. Propongono su prati o casolari, l’alba con la colazione, le escursioni con il pranzo e le cene con passeggiate al tramonto. Docente dell’alberghiero di Piobbico, è stato forgiato da una dura gavetta nelle cucine della costa tra Marche e Romagna. Oggi, a 47 anni, collabora con ristoranti stellati, è un seguitissimo blogger di cultura gastronomica, un richiesto cooking show man, un ambasciatore dei produttori tipici, di aziende ed è titolare della prestigiosa scuola di cucina “Trigliadibosco”. Anche lui ha fatto cambiamenti per affrontare le nuove misure imposte dal Covid-19 e perfezionato le sue proposte di “home food delivery” e modificato addirittura la sua casa, a Piobbico, per aprire un “home restaurant”.

 

Con la loro idea di essere testimonial delle tipicità a casa dei buongustai, Matteo ed Andrea si inseriscono nelle nuove logiche che animano le politiche di “Ricerca e Sviluppo” e le strategie promozionali messe in campo da alcune aziende dell’agro-alimentare. Le esperienze lavorative di chef come Daniele Curzietti e Michele Pentucci, con la T & C Tartufi di Acqualagna, insegnano. Il primo, con il diploma dell’Hotel Marche, dopo una bella esperienza in Svezia, ed essere stato a lungo executive chef in prestigiose cucine, ha messo le sue competenze a servizio dell’azienda e del suo tartufo. «Aiuto a perfezionare i prodotti – spiega – suggerisco uso e ricette e sono da supporto operativo in fiera»;  Michele Pentucci, formato al Santa Marta di Pesaro, chef della brigata di cucina del ristorante “Da Rossi” del Valentino nazionale, con tutorials illustra «i prodotti che il cliente userà a casa per personalizzare i piatti ritirati nelle gastronomie e consegnati dai ristoranti». Un settore, quello del take away e del delivery, emerso con il Covid-19.
Mentre Matteo e Andrea vogliono incontrare il consumatore a domicilio e mirano «a farlo sentire un ospite a casa sua e fargli assaporare sinergie di prodotti». Tipicità alle radici della storia ma anche fondamenta di economie per un comprensorio.
Véronique Angeletti@Civetta.tv

Chef Andrea Trezzi

Chef Andrea Trezzi

Chef Matteo Furiosi

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Chef Michele Pentucci

Chef Michele Pentucci

Chef Daniele Curzetti

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