Innamorati …del plurale delle Marche… hanno già confermato le vacanze nel pesarese
|Provano un amore incondizionato per il pesarese e, del suo fascino, non vogliono farne a meno. Quello charme che spiega che, da 12 anni, i Belgi Else Van Weert e Bjorn Deneve di Vilvoorde, nelle Fiandre, ogni anno, considerano la Provincia Bella, tappa obbligata, ha spinto la coppia austriaca Ernst e Claudia Feuersinger di Salisburgo ad acquistare, una proprietà a Pergola e la famiglia tedesca Knut a soggiornaci più volte durante l’anno. I primi hanno già in programma di venire a luglio, i secondi ad agosto e, settembre è segnato nell’agenda di Wulf Knut. Purtroppo sa che è un paziente a rischio e preferisce verificare l’andamento della curva di contagio. Perché chi più, chi meno, tutti temono il Covid-19 ma «siccome le precauzioni che dovremmo adottare in vacanza – considera Claudia – saranno le stesse che dovremo prendere a casa nostra, venire nelle Marche non è un problema». E poi hanno fiducia nelle misure anti-coronavirus e il ragionamento è che «se l’Italia ha dimostrato di essere un paese ben consapevole del problema e, da subito, ha saputo applicare le misure giuste per i suoi concittadini, a maggior ragione, lo farà per accogliere i turisti nella fase 2».
Pertanto fra qualche settimane saranno di nuovo nelle Marche con mascherine, guanti, lo spray disinfettante a portata di mano ed il distanziamento ben in testa. «Questa regione – spiega Bjorn – ed in particolare quel fazzoletto di terra tra Fano e Pesaro, lo consideriamo la nostra seconda patria, Impossibile immaginare passare altrove le nostre due settimane di ferie. La prima volta siamo venuti ospiti di Lorenzo Vedovi nel suo B&B di Fermignano (attuale contitolare a Fano de “La Bottega del Centro” ndr), poi di Villa Tombolina a Calcinelli e, da cinque anni frequentiamo il B&B “Fior di Cava” a Candelara dove è nata una bella amicizia con i titolari».
Claudia ed Ernst, invece, la loro prima volta nelle Marche è stata a Numana nel 99. Qualche villeggiature in Toscana e poi si convincono che è a Pergola che vogliono la loro casa italiana. Mentre la famiglia Knut passa le sue vacanze nel pesarese solo dal 2018, l’anno che ha venduto la sua casa in Toscana. Le accomuna il fatto che sono stati sedotti dal plurale della regione: prima sono stati affascinati dalla bellezza dei tanti paesaggi, poi conquistati da un patrimonio che coniuga in un modo dinamico storia, un’ambiente pressoché incontaminato, arte ed enogastronomia. Anche se, ad influenzarli è stata più di tutto la cultura dell’accoglienza e il “marchigian way of life”. Ossia la capacità degli operatori e delle comunità di entrare in un sintonia con il villeggiante, esempio di turismo relazionale, e di adattare le proposte alle attese dell’escursionista, il format del turismo esperienziale.
«Esiste professionalità nei servizi – spiegano Bjorn ed Else – e si crea un rapporto d’amicizia ma non invasivo».
Mentre se a Claudia ed Ernst rimangono impresso «l’autenticità dei rapporti e l’onestà della gente», per Wulf Knut, conta «il rispetto della privacy e l’assenza di sovraffollamento». Le carte vincenti nella fase 2 del Covid-19.
Véronique Angeletti@Civetta.tv