La rete si mobilita per aiutare le cantine del Cardinale a risollevarsi dopo la distruzione del viscioleto
|Cronaca – Gara di solidarietà nelle Marche e sui social. La cattiveria di cui è stata vittima la famiglia Cardinali proprietaria della “Cantina del Cardinale” ha sollevato un’ondata di indignazione e di sostegno da tutta la regione e non solo. Il telefono nel laboratorio che ha sede nella zona artigianale serrana non smette di suonare. Manifestazioni di amicizia e di vicinanza dei clienti, dei fornitori, delle aziende del settore per questo raid organizzato da vandali che, con un taglio netto di motosega, hanno distrutto probabilmente lunedì 27 gennaio i 300 alberi di visciole che Luca, Gisella e Cristian Cardinali avevano piantato 10 anni fa in quel terreno sull’ultima delle “curve del Mangano”, il nome della strada che collega Serra de’ Conti a Monteroberto.
I danni sono ingenti. Tra sradicare e reimpiantare il viscioleto ci vogliono quasi 10mila euro. Poi considerando che ogni albero maturo produce almeno 20 chili di visciole e ci vogliono minimo cinque anni prima che ritornino a produrre si superano i 150mila euro di perdita secca. Un terreno che non era copero di assicurazione. Poi, oltre al danno economico, c’è quell’ansia che pesa su tutta la famiglia e chi lavora al loro fianco. Quelle domande tuttora senza risposte sul perché di tanta cattiveria sul loro podere. «Noi – non smette di dire Luca, portavoce della famiglia – non abbiamo mai ricevuto minacce, non abbiamo fatto mai del male a nessuno, non abbiamo contratto debiti, siamo gente per bene come provano le dimostrazioni di affetto che arrivano da gente vicina e lontana».
Dimostrazioni che si manifestano con gesti che partono del cuore. Come quella pianta in vaso che un signore ha portato in cantina e che proveniva dal suo giardino. O di una famiglia della Vallesina che ha invitato Luca ad andare a prendere nei terreni una ventina di piante. Paolo Alessandrini, amico di famiglia, manager romano che opera nel mondo della musica e dei media, ha subito messo le sue competenze e la sua professionalità a servizio dei tre fratelli. È lui che ha lanciato l’appello sui social, resa pubblica la vicenda e concretizzato l’idea di trovare fondi nella rete questo lunedì’ mattina. Crowdfunding Le cantine del Cardinale Serra dé Conti
Sulla brutta vicenda che lascia sconvolto il comprensorio – mai nelle Marche si è verificato un atto vandalico di quel tipo – indagano i carabinieri della Compagnia di Jesi che stanno vagliando tutte le ipotesi in stretta collaborazione con la famiglia e nel più stretto riserbo. Un’indagine non facile, nella zona non ci sono telecamere pubbliche di sorveglianza. Intanto una signora avrebbe confidato che si ricorda di aver sentito i rumori di una motosega lunedì pomeriggio.
Véronique Angeletti@civetta.tv