L’appello per proteggere la quercia del Borgo di Fabriano
|Ambiente – Lo storico Euro Puletti lancia un appello per salvare la piccola grande “Quercia del Borgo di Fabriano” minacciosamente assediata da strada, ferrovia e traffico. Dovrebbe trattarsi dell’ormai rara Quercia di Virgilio.
<< Nella zona del Borgo di Fabriano, presso il passaggio a livello della locale, dismessa linea ferroviaria Fabriano – Pergola – scrive il professore – ho notato, già da anni, una piccola, ma ben piantata e singolare quercia, le cui grandi foglie al vento lo hanno immediatamente colpito, a causa della loro forma, che risultava molto poco consueta nell’aspetto.
Il confronto naturale, nell’occasione, tramite l’osservazione delle ghiande, è con la rara quercia denominata Quercia di Virgilio od Escolo di Virgilio (Quercus virgiliana).
La specie Quercus virgiliana, classificata già nel 1835 dal botanico napoletano Michele Tenore, in realtà, secondo alcuni, altro non sarebbe se non una sottospecie della roverella (Quercus pubescens).
Già Virgilio, nel libro quarto delle Georgiche, descrive una gran quercia “Nemorumque Jovi quae maxima frondet Aesculus” (che mostra grandi fronde fogliose): è il cosiddetto “Escolo di Virgilio”. Tale specie quercina ha, inoltre, come scrive Tenore, le ghiande […] dolci e buone a mangiarsi onde i nostri contadini le mangiano abbrustolite con le castagne e la chiamano perciò la quercia castagnara.
Le ghiande di questa quercia erano appetite anche dai contadini e dai pastori stanziati tra Marche ed Umbria, i quali ne denominavano il frutto come “ghianda castagnola”.
L’invito, a tutti coloro i quali amano la nostra “Natura di Casa”, è, perciò, quello di verificare l’effettiva esistenza di altre querce di Virgilio nel Fabrianese, indagando, specialmente, quelle molte querce che vegetano lungo la valle del Torrente Rio Bono, col risalire, quest’ultima, almeno sino a Vallina, Melano e Campodiègoli.
Un appello, invece, viene qui rivolto a tutte le autorità competenti per materia, affinché vogliano proteggere la cosiddetta “Quercia del Borgo di Fabriano”, dai molti rischi di danneggiamento e d’abbattimento che, chi scrive, vede minacciosamente incombere su di essa, a causa della propria scomodissima posizione d’incastro tra linea ferroviaria e strada Viale Martiri della Libertà, specie nella prospettiva della sua futura ed auspicata crescita in altezza, diametro e circonferenza >>.
Abito vicino a questa quercia da molti anni e non ho mai visto qualcuno curarla o potare i rami. È un po’ abbandonata a se stessa e mi fa piacere che qualcuno si interessi a lei. Oltre a salvare la quercia però ci sarebbe anche da salvare la nostra salute visto l’amianto che abbonda sulla casa cantoniera antistante!!!! Grazie
Lei ha perfettamente ragione, oltre alla quercia, sarebbe tutta l’area all’intorno che andrebbe riqualificata, a partire dalla casa cantoniera, ma, magari, sensibilizzando ed agendo sui valori dell’ambiente, si arriverà ad approcciare anche quelli, ben più complessi e costosi, degli uomini che qui debbono vivere 365 giorni l’anno!
Aggiungo un’altra particolarità a quelle fin qui elencate: salvare le sbarre del passaggio a livello, una delle ultime testimonianze rimaste della storica ferrovia Fabriano-Pergola, simbolo di decenni dell’economia della zona.