Edizione numero 50 per la rievocazione del Venerdì Santo di Fossato di Vico
Fossato di Vico – Venerdì 19 aprile a Fossato di Vico torna la tradizionale Processione del Venerdì Santo, una manifestazione storica nel panorama degli eventi fossatani che quest’anno festeggia il traguardo della cinquantesima edizione. Il centro storico del borgo appenninico con i suoi scorci suggestivi, le sue antiche chiese e le sue caratteristiche piazze, è il vero valore aggiunto di un appuntamento che ha visto partecipare numerosi generazioni di cittadini nei panni dei vari protagonisti, oltre a richiamare tantissimi turisti e visitatori. Le varie scene teatrali si snodano in un percorso prestabilito ben visibile dagli spettatori. E’ ancora il giovane Stefano Castellani ad interpretare il ruolo di Gesù accompagnato da tanti figuranti, veterani e non, giovani ed anziani, animati da un grande attaccamento per una manifestazione che unisce, all’alto valore spirituale, un grande valore teatrale e scenografico. Si parte alle ore 20,30 con la rievocazione dell’Ultima Cena presso la Fonte del Lavatoio. A seguire si raggiunge l’ “Orto degli ulivi” nel piccolo parco sottostante la Torre dell’Orologio. Il processo dei Sommi Sacerdoti, il sinedrio, è celebrato nella duecentesca chiesa di San Pietro. In questo luogo suggestivo Cristo subisce la condanna di Caifa e viene poi consegnato ai soldati romani.
Il processo di Pilato presso l’auditorium di San Cristoforo è l’ultimo atto prima del mesto percorso che porta alla crocifissione. Gesù viene flagellato ed inizia uscendo la struggente Via Crucis. Nel suo incedere affaticato Cristo incontra la Madonna, il cireneo, la Veronica, le pie donne, cadendo sotto il peso della croce. La crocifissione avviene, come consuetudine, nel piazzale del lavatoio, in un luogo ben visibile al pubblico che può contemplare questo momento così struggente accompagnato dagli effetti speciali e dai suggestivi giochi di luci preparati per l’occasione. Al termine della rievocazione, organizzata dalla Pro Fossato, parte la processione del Cristo Morto accompagnata dalla Confraternita di San Sebastiano che, al suono dei mesti canti del miserere stabat mater, raggiunge il Monastero di Santa Maria del Fonte. Novità assolute dell’edizione numero cinquanta la scena dell’impiccagione di Giuda e Pietro che rinnega Gesù, i costumi di Pilato e della moglie e la presenza di due cavalieri romani a cavallo.
William Stacchiotti@civetta.tv