Definite dalle Regioni le linee guide del Decreto per l’enoturismo
| Enologia ed Enoturismo – Un decreto per definire gli standard di qualità e i requisiti dell’esercizio ma anche la formazione per visite guidate ai vigneti, alle cantine. Insomma per dare quella professionalità ad un turismo in pieno espansione e fare dell’enoturismo un prodotto integrato che parla di paesaggi, territori, cultura e storia.
La Conferenza delle Regioni ha approvato questa settimana le Linee guida sull’attività enoturistica per rafforzare e meglio organizzare un settore in continua espansione. L’intesa resa in Conferenza Stato-Regioni consentirà la rapida adozione del provvedimento.
“Si tratta – spiega Lenoardo Di Gioia, coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia – di prescrizioni che aiuteranno l’attività enoturistica nel garantire soprattutto sicuri standard di qualità, a partire dai requisiti per l’esercizio. Si intende così promuovere, in particolare, le produzioni vitivinicole del territorio. La conoscenza del vino e, quindi, delle indicazioni geografiche (DOP, IGP, STG), permetterà agli utenti di vivere esperienze coinvolgenti che si svilupperanno nei vari territori rurali, favorendo, in tal senso, le visite guidate ai vigneti, alle cantine, valorizzando la storia e la cultura del vino. Il tutto naturalmente si abbinerà con quelle che sono le altre peculiarità del territorio, favorendo i prodotti agroalimentari trasformati o prodotti dalle stesse aziende”.
“Nelle Linee guida – precisa Di Gioia – sono previsti requisiti e standard minimi, come un sito web e del materiale informativo dell’azienda e delle attrazioni turistiche presenti nel territorio. Obiettivo è rendere l’enoturismo un sistema integrato, promuovendo e allargando la diffusa ricchezza culturale e paesaggistica del nostro Paese. Le Regioni avranno il compito di vigilare e controllare l’osservanza delle Linee guida e potranno attivare anche dei corsi di formazione per le aziende e i loro addetti. Nel contempo, si potranno integrare altri indirizzi di sviluppo e miglioramento della qualità dei servizi offerti. Queste Linee guida – conclude di Gioia – rappresentano una risposta positiva attesa da tutti gli operatori e addetti del settore”.
“La normativa sarà presentata al Vinitaly – afferma Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia – è una misura attesa per lo sviluppo del turismo nelle zone a forte vocazione vitivinicola – ha proseguito l’assessore -: siamo già al lavoro per creare un registro regionale dedicato all’enoturismo e per formare operatori professionali. Durante il Vinitaly nel padiglione Lombardia organizzeremo un incontro per presentare i contenuti della normativa. La Lombardia vuole sfruttare il forte legame tra vino e attrattività turistica – ha concluso –. Nella nostra regione ci sono 176 agriturismi che già fanno degustazione di vino o di altre bevande e per il nostro territorio è indispensabile che vengano definiti requisiti e standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica”.