In Procura, i lavori sul Catria per il potenziamento e la messa in sicurezza della stazione “sci”

Monte Catria - Taglio per nuova seggiovia Travacro 2Frontone – Maxi giro di controlli e denunce dei carabinieri forestali sulle opere per modernizzare il comprensorio sciistico del Monte Catria. A settembre, nel mirino degli uomini della caserma di Serra Sant’Abbondio sono finiti i tagli sui boschi intorno alla seggiovia sull’Acuto; due mesi dopo, ad inizio novembre, i lavori per facilitare l’accesso dei mezzi meccanici e degli elicotteristi sui sentieri di accesso ai piloni della funivia del Caprile e le aree boschive attinenti.
Segnalazioni depositate in Procura ad Urbino che ancora non influenzano il proseguimento dell’adeguamento dell’impianto. Di questo passo, tempo e collaudo permettendo, la “nuova” funivia completa di 106 cabine al posto di cestini potrebbe essere inaugurata entro la Befana, anche se si parla di un taglio del nastro prima di Natale.
«Un’operazione di controllo e di monitoraggio degli interventi per la messa in sicurezza e potenziamento del comprensorio sciistico – spiegano i forestali –in una parte dell’Appennino preziosa per la rarità di specie di arbusti e per la presenza di secolari faggete ad alto fusto. Non a caso – ricordano – il massiccio del Catria è un’area supervincolata. È sito di interesse comunitario e riconosciuta zona di protezione speciale, compresa nella rete Natura 2000, ed è sottoposta a vincolo idrogeologico e a vincolo paesaggistico».
Monte Catria - Gruppo CC FOR PU Foto 2 (1)Un’indagine complessa quella degli uomini della caserma di Serra Sant’Abbondio e «anche onerosa – precisa il gruppo Carabinieri Forestali di Pesaro Urbino -. I cantieri controllati si sviluppano in vaste aree boschive che l’orografia del massiccio, con tutte le sue pendenze e dirupi, rende faticosamente accessibili. Come impegnativi sono stati i rilievi di natura tecnica per accertare gli illeciti che hanno richiesto la presenza di determinate figure professionali».
Monte Catria - Tagli per allargamento pista da sci 2La prima segnalazione risale a settembre, in quota, dove i forestali hanno constatato un taglio eccessivo del bosco di faggio vicino alla nuova seggiovia triposto e indagato la ditta esecutrice per «alterazione delle bellezze naturalistiche». Situazione in corso di sanatoria con il recente rilascio di un documento di «compatibilità paesaggistica.»
Mentre dieci giorni fa, il 16 novembre durante un sopralluogo, hanno rilevato delle difformità tra i progetti autorizzati per l’adeguamento e la modernizzazione della funivia. Insomma delle differenze con sbancamenti eccessivi di terreno e di rocce intorno ai plinti dei piloni di sostegno dell’impianto e nell’ampliamento dei sentieri per accedere a sei piloni, il numero 13, 15, 16, 17, 18, 19 che hanno implicato «movimenti di terra e anche sradicamento di alberi».
Segnalazioni che l‘ufficio tecnico di Frontone, il 19 novembre, in attesa del parere della Procura di Urbino, ha tradotto in un’ordinanza che impone «la sospensione immediata dell’esecuzione dei lavori di riduzione di superficie boscata e movimenti terra necessari alla cantierizzazione dell’intervento per l’ammodernamento dell’impianto Caprile-Monte Catria». Un divieto che non interferisce per il momento sull’ammodernamento della funivia: in realtà lo step lavori sui piloni è superato da 4 mesi e il cantiere non essendo sotto sequestro, non è stata vietata la circolazione nell’area.
Monte Catria Gruppo CC FOR PU Foto 6Intanto, in Procura ci sono denunce per violazioni paesaggistiche accertate come disboscamento non autorizzato di una superficie di circa 3.000 mq, sbancamenti di terreno e rocce intorno ai piloni di sostegno della funivia non previsti dalle autorizzazioni paesaggistiche, apertura e allargamento di sentieri nei boschi e taglio di vegetazione considerata protetta, accertamento di movimento terra e sradicamento di alberi non consentiti; Violazioni di natura penale (in particolare l’alterazione di bellezze naturali sottoposte a protezione nel caso del taglio) e amministrativa, con una multa fino a 5mila euro.
Véronique Angeletti@civetta.tv
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