“Fabriano Insolita e Segreta” racconta “Sor Titta” e divulga la vera eredità di Miliani
Fabriano – Scordatevi il politico, accantonate per una volta il magnate della carta e sfruttate la chiave di lettura proposta da quelli di “Fabriano insolita e segreta” e scoprirete un Giambattista Miliani illuminato, consapevole della ricchezza dei monti e dalla sua gente.
Affascina il docu-film proposto da Fabrizio Moscé e Giampaolo Ballelli con la preziosa consulenza di Euro Puletti e di Aldo Pesetti proiettato in anteprima all’Aera venerdì 9 novembre. Un racconto-reportage che fa da spartiacque nelle tante biografie riservate al fabrianese Giambattista Miliani, nato nel 1856, morto nel 1937, e alla storia che lo inquadra come capitano d’industria, Sindaco e Ministro.
Questa volta, parla dell’uomo, di Sor Titta, un Giambattista che già alla fine dell’800 era consapevole che il paesaggio rurale e montano sono dei patrimoni, e l’agricoltura rimane il futuro del territorio. Un documento che alza il velo sull’eredità che questo viaggiatore sensibile, professionista della speleologia, ecologista convinta, e poeta lasciò agli Appennini che fanno da cerniera tra l’Umbria e le Marche.
Che Miliani era un poliedrico comunque non è una novità. Si sapeva che era un uomo all’avanguardia in tanti settori. Una vita ricca di successi ma anche di sfumature lasciate in disparte e commentate spesso a margine di una narrazione concentrata sulla sua vita da industriale della carta come se l’immagine fosse adombrata dalle scelte politiche del Miliani ministro, sindaco della città di Fabriano, deputato e senatore e della sua sua affiliazione alle idee del fascio.
Una vita intensa. Agronomo e naturalista pubblicò saggi; speleologo mappò le grotte del Monte Cucco; presidente della Società degli agricoltori italiani, nel 1920 favorì la sua trasformazione in un “Istituto nazionale”, orientando l’imprenditoria agricola sulla via dell’industrializzazione; e dopo aver visitato nel 1925 lo Yellowstone National Park si batté per la realizzazione dei parchi nazionali, motivo per cui è tra i pionieri del movimento ambientalista italiano.
«Dopo il Ponte dell’Aera, i sotterranei di Fabriano, la storia della setta dei fraticelli, i Templari a Fabriano – commenta Fabrizio Moscè – con l’architetto Giampaolo Ballelli, abbiamo deciso di affrontare la forte personalità di Giovanbattista Miliani e di farlo conoscere al mondo dei social. “Fabriano Insolita e segreta” – procede – nasce proprio da quest’esigenza: cioè portare nel mondo dei social, e di internet in generale, brevi video di carattere culturale che abbiano come tema gli aspetti meno conosciuti della città; è un tentativo per far conoscere il territorio e la sua storia soprattutto alle nuove generazioni. Quindi filmati brevi, con montaggi veloci che sappiano comunicare il messaggio. Sono ormai due anni che postiamo video di questo tipo, devo dire con notevole successo, tanto che altre città marchigiane ormai cominciano a copiare questo format.»
Véronique Angeletti@civetta.tv