A Cantiano, Case a 1 euro: cercasi compratori
|Cantiano – Il paese della Visciola adagiato alle falde del massiccio del Catria lancia un operazione unica nelle Marche ma simile ad azioni messe in campo altrove. Per riqualificare e valorizzare il paese, la civica assise ha approvato alla fine del mese di ottobre un regolamento che vende alcune case di Cantiano a 1 euro. Ossia consente al proprietario che, per varie ragioni (tasse, costi di messa in sicurezza), vuole liberarsi di un edificio a cederlo al Comune a 1 euro. L’amministrazione avrà cura di posizionarlo su una specifica vetrina sul suo sito istituzionale. Chi compra però deve impegnarsi a rispettare delle linee guide: pagare le spese di passaggio della proprietà, perfezionare la compravendita entro due mesi, stipulare una polizza fideiussoria con il Comune, depositare il progetto di ristrutturazione non oltre sei mesi dalla stipula; iniziare i lavori entro un anno e ultimarli entro tre.
«Il Comune ha un ruolo di portatore degli interessi pubblici e di garante – spiega il sindaco Alessandro Piccini –. L’iniziativa è già stata adottata da altri comuni che, come Cantiano, subiscono lo spopolamento e l’abbandono di conseguenza di immobili che oggi degradati potrebbero essere oggetto di ordinanza per ripristinare la pubblica incolumità o per decoro urbano. Il nostro obiettivo – conclude – è rivitalizzare il territorio comunale favorendo nuovi insediamenti abitativi, negozi o botteghe artigianali. Il che è coerente con la Bandiera Arancione, considerando che il Touring Club Italiano incentiva queste operazioni».
Questa politica è già attiva all’estero: in Francia, a Roubaix e in Normandia dove però si dà priorità alle famiglie con bambini; a Stoke-On-Trent in Gran Bretagna, le condizioni impongono un reddito minimo e un obbligo di residenza. In Italia esiste a Zungoli in Campania, a Patrica nel Lazio, Fabbriche di Vergemoli e Montieri in Toscana, a Ollolai e Nulvi in Sardegna, e Lecce nei Marsi in Abruzzo, paese dove l’iniziativa è bloccata per un problema con l’Agenzia delle Entrate che, per le imposte, considera il valore catastale dell’immobile. In Sicilia, esiste a Mussomeli, a Gangi – dove le linee guide sono molto simili a Cantiano-, Regalbuto e Salemi che, per prima, lanciò l’idea nel 2010. Il sindaco era allora Vittorio Sgarbi ma non riuscì a portare a termine l’iniziativa perché molte case oggetto dell’azione di recupero erano troppo a rischio per essere dichiarati agibili.
L’iniziativa è molto interessante. Non mira solo a rivalorizzare il patrimonio collettivo o attrarre cittadini con un certo reddito e nuove famiglie ma consente di far crescere la popolazione del paese senza cementificare ulteriormente. Dunque ha anche scopi ambientali. Perchè recuperare case, botteghe, immobili va a tutela del paesaggio e dello sky line che rendono così speciali i paesi dell’Appennino umbro-marchigiano.
Véronique Angeletti@civetta.tv
La prima foto dell’articolo è per gentile concessione del fotogrofo M. Transini
Per chi vuole una panoramica di tutte le opportunità in Italia e all’estero, consigliamo di visitare il sito di Paola Alberti e del web developer Mauri che hanno avuto la bella idea di mettere insieme non solo le “case a 1 euro” ma anche fari, stazioni, aree dismesse.
Véronique Angeletti@civetta.tv