Un chilometro a piedi e 2 auto: una al blocco lato Montevecchio ed una al blocco lato Monterolo
|<<Non posso passare per Fratte Rosa e fare trentacinque chilometri per andare a lavorare – spiega un operaio-. Pertanto uso la mia macchina e quella della moglie. Una la lascio lato Montevecchio, vado a piedi fino alla barriera di Monterolo, salgo sulla seconda e vado al lavoro. Al ritorno, lascio la Fiat Uno a Monterolo, rifaccio il chilometro in salita, riprendo la Fiat Seicento e torno a casa a Montevecchio.>> A vedere il numero di macchine parcheggiate, sono in tanti ad usare la stessa logica. Addirittura c’è chi si organizza per fare le spese o per andare a scuola con amici autisti improvvisati.
Spettacolare il cedimento della strada nella prima frana salendo da Monterolo. Della vecchia carreggiata è rimasto meno di due metri. Il resto è scivolato a valle con un dislivello in alcuni punti di quattro metri. Molto preoccupante invece le altre due frane che portano fino in cima. Sono la conseguenza di un vasto movimento franoso che ha un origine a monte, almeno una cinquantina di metri dal fronte della strada e coinvolge gran parte del paesaggio. Mentre ai Barbanti, isolata la zona di addestramento e di allevamento cani. <<Tutto colpa dei tombini, delle cunette, della manutenzione della provinciale>> protesta un residente. Vive in cima a Badia e ribadisce: <<Una volta queste cose non succedevano perché il cantoniere conosceva il suo mestiere: quello di anticipare i problemi.>>
Taglia, taglia questi sono i risultati. Anche se da quelle parti io darei un’occhiata anche ad altre strade, come quella che sale a Sterleto e poi scende verso Sassoferrato. O torniamo a fare i lavori se una zona ha il “santo protettore”?