Pesaro, le competenze ambientali della provincia

Riunione Ambiente in Provincia

A differenza di altre regioni, come la vicina Emilia Romagna e la Toscana, dove molte competenze in campo ambientale prima svolte dalle Province sono state acquisite dalle Regioni o da Agenzie regionali di protezione ambientale, la Regione Marche, anche dopo la riforma “Delrio”, ha lasciato in capo alle Province una consistente attività in campo ambientale, sia a livello di autorizzazioni (per emissioni in atmosfera, scarico acque reflue urbane e industriali, gestione rifiuti, produzione energia da fonti rinnovabili, bonifica siti inquinati ed Autorizzazione Unica ambientale), sia per attività di controllo e sanzione, attraverso la polizia provinciale, anche avvalendosi della collaborazione dell’Arpam. In un affollato convegno nella sala “Pierangeli” della Provincia si è fatto il punto proprio sulle competenze ambientali dell’ente, presentando anche dati utili a Comuni, Suap, associazioni di categoria e consulenti ambientali.

“Pur nelle difficoltà di questi anni – ha evidenziato il presidente della Provincia Daniele Tagliolini – il consiglio provinciale, composto principalmente da sindaci, ha messo in campo azioni a tutela dell’ambiente, da ultimo l’adeguamento del regolamento-tipo di polizia rurale inserendo il divieto di utilizzare fitosanitari, tra cui diserbanti come i discussi glifosati, in prossimità di aree sensibili e lungo le strade. Una proposta che abbiamo voluto lanciare ai Comuni, competenti per legge in materia di polizia rurale, come segnale forte a tutela della salute, dell’ambiente e della biodiversità. La Provincia è stata sempre un punto di riferimento per le amministrazioni locali e vogliamo esserlo ancora di più nel nuovo ruolo di ‘Casa dei Comuni’ attribuitoci dalla legge”.

Il dirigente del Servizio Amministrativo e Ambiente Andrea Pacchiarotti, nell’evidenziare come la Provincia abbia mantenuto un ruolo forte in campo ambientale, con una struttura altamente specializzata costruita negli anni, ha illustrato le novità normative e le semplificazioni riguardanti in particolare le piccole attività, rendendo noti alcuni dati del “Rapporto sulle autorizzazioni ambientali rilasciate dalla Provincia”.

“Dal 2013 – ha detto – il nostro ente ha rilasciato oltre 1000 Autorizzazioni Uniche Ambientali, che possono comprendere in un unico documento fino a 7 autorizzazioni, principalmente relative ad acqua, aria, rifiuti e rumore. Nel territorio provinciale operano attualmente 117 impianti di gestione dei rifiuti, localizzati su 30 Comuni, di cui 20 su Pesaro, che comprendono in particolare attività di recupero, come recupero carta, plastica, apparecchiature elettroniche, centri di autodemolizione. In corso 53 bonifiche di siti inquinati, in prevalenza distributori di carburante che hanno chiuso la loro attività, di cui 10 a Fano e 17 a Pesaro. Sul versante delle acque reflue industriali sono attive 74 autorizzazioni, che interessano 30 Comuni. Quanto agli impianti alimentati da fonti rinnovabili, c’è stata una contrazione delle autorizzazioni essendo venuti meno gli incentivi: in totale sono attive 260 autorizzazioni su 43 Comuni, di cui 7 per impianti eolici ed il resto per fotovoltaici. In questo ambito, negli ultimi due anni è stata sviluppata l’attività di controllo, per verificare il rispetto della normativa vigente”.

Nel corso dell’incontro tutti gli esperti del  Servizio Ambiente hanno affrontato le novità nei relativi settori (acqua, aria, rifiuti, fonti rinnovabili, bonifica dei siti inquinati ecc), così come un rappresentante dell’Arpam ha parlato del ruolo tecnico dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche e delle attività di controllo e ispezione, spesso anche a supporto della Provincia.

da Ufficio Stampa Provincia di Pesaro Urbino

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