L’appello dei Sindacati: senza ammortizzatori, a rischio la coesione sociale
|In merito alla drammatica situazione industriale ed occupazionale del territorio fabrianese, il responsabile della FIOM CGIL Pierpaolo Pullini ed il Segretario Generale della FIOM di Ancona Tiziano Beldomenico, rilasciano le seguenti dichiarazioni:
Tecnowind
In questi giorni è prevista la presentazione del piano concordatario preceduto dall’apertura di una procedura di mobilità coatta che taglia fuori dalla fabbrica il 60% dei dipendenti. La FIOM ha già dichiarato di non essere disponibile a firmare un accordo che preveda licenziamenti forzosi ma siamo disponibili a confrontarci per valutare tutte le strade da perseguire per ridurre il numero di esuberi e di conseguenza salvare il maggior numero di posti di lavoro possibile: è necessario quindi che Tecnowind dica chiaramente cosa è disposta a metterci per gestire l’esubero, che non può essere quello annunciato, in maniera volontaria e non unilaterale. In attesa di essere convocati per avere informazioni riguardanti gli incontri del 30-31 ottobre con i possibili acquirenti, la FIOM torna a chiedere il ritiro della procedura aperta lo scorso 26/10/2017, auspicando che gli intendimenti raggiunti con le Istituzioni al tavolo del MISE riguardanti ulteriori ammortizzatori sociali, possano concretizzarsi nel più breve tempo possibile. Si resta quindi in attesa di convocazione per un incontro in sede territoriale e di una convocazione presso il MISE, così come da impegni presi lo scorso 23/10/2017. Adesso più che mai il tempo è fondamentale nella gestione di questa drammatica vertenza che rischia di causare un vero e proprio problema di tenuta sociale per i dipendenti diretti, per i fornitori, per l’indotto e per tutto il territorio. Per una volta che in Tecnowind c’è una risposta positiva dal sistema bancario, ricordiamo i 3,8 mil. di euro di finanziamento ricevuto da appositi istituti di credito, è indispensabile un’azione sinergica da parte di tutti evitando di lasciare soli i dipendenti che ormai pagano da anni con grandi sacrifici e che rischiano il disastro industriale. A fronte di queste tre grandi vertenze esiste un vero e proprio problema, che riguarda Fabriano e non solo, in merito alla scadenza ormai prossima degli ammortizzatori sociali per le aziende in crisi che li hanno usato in maniera continuativa e per le piccole aziende vista la quasi attuale impossibilità di accesso agli ammortizzatori in deroga. E’ necessario che questo diventi un problema di carattere generale che rischia di compromettere la tenuta complessiva del sistema industriale del Paese, compreso il territorio di Fabriano, e sul quale come FIOM ci stiamo battendo a tutti i livelli organizzativi ed istituzionali affinché si intervenga per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro a cui deve seguire il rilancio complessivo dell’occupazione.
Communicato Stampa Sindacati