Nasce il bollino “Sagre di qualità” : la regione Marche innova
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Da oggi in poi le “Sagre di qualità” avranno il riconoscimento della Regione Marche, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo turistico e di valorizzare le biodiversità, nonché le potenzialità turistiche, culturali, storiche, folcloristiche ed enogastronomiche regionali. Dall’Assemblea legislativa, infatti, è arrivato il via libera all’unanimità per la proposta di legge in materia, di cui è primo firmatario il Vicepresidente del Consiglio Renato Claudio Minardi.
“Il nostro intento – sottolinea lo stesso Minardi – è quello di riorganizzare adeguatamente il settore, ma soprattutto ribadire le forti identità dei territori attraverso i loro prodotti di qualità. Questo vuol dire fornire nuovo impulso all’economia enogastronomica regionale e contestualmente favorire lo sviluppo di settori importanti come quello del turismo. Le Marche sono la prima regione a dotarsi di una legge in materia”.
In base alla proposta di legge nelle sagre di qualità, con una storia di almeno 10 anni, i prodotti somministrati dovranno appartenere per almeno il 70% alla filiera corta, con l’intervento di un solo intermediario tra produttore e consumatore, non dovranno essere geneticamente modificati e saranno chiamati a rispettare i marchi che prevedono la denominazione protetta, provenire dal mercato locale ed essere di origine marchigiana.
“Un aspetto molto importante della proposta di legge – specifica Minardi – è la valorizzazione del volontariato e dell’associazionismo, del lavoro di tanti giovani che operano ogni anno nell’ambito delle manifestazioni. Come pure risulta significativo il riconoscimento del lavoro portato avanti sul territorio regionale dalle 220 Pro loco marchigiane, che possono contare su oltre 18.000 soci. Attraverso questo sistema organizzativo ogni anno prendono vita ben mille eventi, di cui circa 400 sono sagre dedicate ai prodotti tipici. Nell’atto, poi, si prevede il coinvolgimento diretto dei ristoratori e dei titolari degli esercizi pubblici, chiamati a fornire il loro contributo, anche attraverso menù che siano direttamente collegati ai prodotti proposti dalla sagra.”
E proprio in questa direzione il Vicepresidente Minardi non manca di evidenziare il ruolo determinante del volontariato, rivolgendo “un ringraziamento a quanti dedicano il loro tempo libero alla comunità, sottraendolo al tempo libero ed alla famiglia. Attraverso il loro apporto riusciamo a promuovere il territorio e le sue identità”.
Massimo rispetto anche per l’ambiente, considerato che nell’atto approvato è prevista, per ogni evento, l’organizzazione della raccolta differenziata e l’utilizzo di stoviglie biodegradabili e compostabili.
Entro il 30 novembre di ogni anno la Regione sarà chiamata ad assegnare l’attestazione di “Sagra di qualità”, riconoscibile attraverso un apposito logo, a tutti quei progetti che rispettano le indicazioni previste dalla legge. Le manifestazioni che hanno il riconoscimento saranno inserite nel portale della Regione, ottenendo così un’importante visibilità a livello internazionale.