Prigioniera di un canalone sul Nerone, la cavallina “Dunia” aspetta da due giorni l’elicottero

WhatsApp Image 2017-07-10 at 20.38.20Cagli – Per ore, il forestale Luca Camborata, ieri e l’altro ieri, ha fatto su e giù sulle falde del Nerone. Oggi gli sta dando il cambio l’amico ed amante degli animali Simone Capoccia, Per aiutare Dunia,  la bella giumenta di razza del Catria, di sette anni, dal manto color marrone e dalla coda e la criniera nera, rimasta intrappolata in un fosso vicino alla Bocca del Piano. È imprigionata su una delle pieghe del monte Cimaio, quello dalle alte pareti a strapiombo che offre scorci panoramici mozzafiato e nel quale si snoda un sentiero che s’inerpica fino a 1525 metri, la cresta dove ci sono i ripetitori. Incurante del dislivello di oltre 600 metri, della zona impervia raggiungibile solo a piedi, Luca ha fatto la spola tra il paese e la vetta. Ha portato foraggio, erbe, acqua; l’ha tranquillizzata mentre i vigili del fuoco verificavano come meglio prestarle soccorso o quando il veterinario l’ha visitata. Ha misurato tante e tante volte il vento, il pugno alzato, e scrutato ogni minuto il cielo convinto che prima o poi sarebbe arrivato l’elicottero dei vigili del fuoco, unico mezzo in grado di sollevare e salvare la cavallina. Poi, all’imbrunire, l’ha dovuta lasciare sperando che i predatori non si accorgano della sua presenza.
WhatsApp Image 2017-07-10 at 20.38.22Un’altra notte all’addiaccio per Dunia. Ieri, il forte vento che preoccupa – e molto – chi vigila sulle braci del fuoco che ha distrutto per ore 200 ettari delle Cesane ha impedito per il secondo giorno il salvataggio dell’animale. Ormai non si contano più le ore di prigionia in fondo al burrone. Dalla segnalazione fatta da un escursionista, domenica intorno alle 15.30, sono passate almeno 40 ore ma lo stato nel quale è stata ritrovata lascia pronosticare che potrebbero essere almeno il doppio.
<<Sicuramente – spiega Luca Camborata del Corpo forestale dello Stato – si è allontanata dal suo branco alla ricerca di acqua, poi è scivolata nel dirupo ed è rimasta in fondo al fosso una decina di metri più giù.>> Dalle ferite che segnano il suo manto, si capisce che nella caduta si è capovolta e nel tentativo di frenare il ruzzolone si è lussata la zampa posteriore destra, impedendole di camminare.  <<Sta meglio – sottolinea – non è più così debilitata come quando l’ho trovata.>> Sistematicamente telefona agli allevatori che hanno portato il branco in cima al Nerone per la transumanza estiva affidandoli alle terre di proprietà della comunanza agraria di Cerreto. Intanto si spera che domani il vento si plachi e ieri, mentre la cavallina aspettava in cima al Nerone, i soccorsi, a valle, due squadre di vigili del fuoco, una di Pesaro ed una di Urbino, con decine di volontari, bonificavano le Cesane, tenendo sotto controllo la temperatura alta, le braci e quel maledetto vento e i suoi improvvisi e subdoli ritorni di fiamma.
Véronique Angeletti@civetta.tv
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