Lupi e cani, questo matrimonio non s’ha da fare
|Il problema dell’ibridazione fra cani e lupi è in buona parte conseguenza del randagismo e del fatto che molti cani padronali vengono lasciati liberi di vagare, la qual cosa consente a due razze geneticamente affini di entrare in contatto e conseguentemente di accoppiarsi, dando luogo ad animali che hanno un aspetto esteriore molto simile a quello dei cani, ma il comportamento analogo a quello dei veri lupi. Gli attacchi al bestiame, denunciati dagli allevatori, sono spesso provocati anche da questi ibridi che, grazie alla somiglianza con i cani, possono più agevolmente avvicinarsi alle abitazioni e ai recinti dove sono tenuti gli animali domestici.
L’etologo e biologo prof. Luigi Boitani, che da moltissimi anni si occupa di studiare il lupo, ritiene che gli ibridi pongano “un problema per la conservazione dell’identità del lupo italiano. Conservando gli ibridi stiamo conservando degli animali che non solo non sono lupi, ma sono una minaccia al lupo stesso. Il lupo è protetto da normative europee e per la legge italiana è una specie particolarmente protetta. Questa degli ibridi, pur essendo una minaccia nuova e diversa da quelle a cui siamo abituati, come il bracconaggio, ad esempio, è molto grave perché la popolazione dei cani è numerosissima e quella dei lupi invece è esigua a confronto”.
Il lupo ha una particolare rilevanza nell’equilibrio degli ecosistemi naturali, contribuendo al mantenimento della biodiversità: per questo è importante contrastare la perdita di identità genetica del lupo ostacolando la crescita incontrollata della popolazione composta da animali ibridi.
Tiziana Gubbiotti@civetta.tv
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