Un battito di ali ONLUS. Obiettivo raggiunto
|La catena di solidarietà formata dalla Fondazione Patronesse del Salesi, Un Battito di Ali onlus, Rotary Club e Fondazione Corrado Dionigi ha centrato il nuovo traguardo. Mavlud, il bambino di appena due anni originario del Kossovo e affetto da una grave cardiopatia, è stato operato e si trova in terapia intensiva a Torrette.
Obiettivo raggiunto. La catena di solidarietà formata dalla Fondazione Patronesse del Salesi, Un Battito di Ali onlus, Rotary Club e Fondazione Corrado Dionigi ha centrato il nuovo traguardo. Mavlud, il bambino di appena due anni originario del Kossovo e affetto da una grave cardiopatia è stato operato e si trova in terapia intensiva all’ospedale regionale di Torrette di Ancona, stretto attorno all’affetto della sua mamma e delle volontarie del Salesi che controllano quotidianamente il decorso post-operatorio. Il “bambino blu” come lo ha chiamato il dottor Marco Pozzi – primario del reparto di Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita del Salesi – è arrivato all’ospedale pediatrico dopo che la sua condizione era stata segnalata dal network Guariamoli che collabora ormai da tempo con le associazioni onlus. Il piccolo è arrivato nel capoluogo dorico in condizioni disperate, aveva un grande buco nel cuore con ostruzione dei vasi che pompano il sangue ai polmoni, unita a una sofferenza muscolare sistemica. Il suo era un caso urgente, una lotta contro il tempo. Le associazioni, attrici di una catena di solidarietà che ha dato i suoi frutti, si sono fatte garanti della somma necessaria per l’intervento, il trasferimento del piccolo e della famiglia, la degenza. Una cifra coperta grazie alla solidarietà messa sul tavolo verde del “Torneo di Burraco per salvare una piccola vita” che domenica pomeriggio all’Hotel Federico II ha visto sfidarsi un centinaio di giocatori.
“Al momento – ha detto la presidente dell’Associazione Patronesse del Salesi, Milena Fiore – il bambino si trova in terapia intensiva. L’intervento è stato superato ma i medici rimangono cauti essendo la sua una problematica particolarmente importante”. Una situazione clinica al limite della sopravvivenza, per la quale in futuro, aveva già specificato il dottor Pozzi, ci sarà sicuramente la necessità intervenire di nuovo, appena il fisico del bimbo ne darà la possibilità. La rete di solidarietà per sostenere economicamente l’intervento è stata resa possibile grazie all’intervento dell’Associazione Patronesse del Salesi e l’Associazione Un Battito di Ali in stretta collaborazione con la Rotary Foundation, Rotary Club di Jesi e Fondazione Corrado Dionigi oltre al network Guariamoli, particolarmente attivo in Italia e che ha segnalato già 10 casi di altrettanti bambini salvati dal dottor Pozzi. “Certi obiettivi – aggiunge Paola Duca, consigliere dell’Associazione Un Battito di Ali – possono essere raggiunti solo se si lavora insieme. Ogni bambino ha diritto a essere sano e a una vita felice. E ogni intervento che riporta un bambino alla sua infanzia e alla sua esistenza normale ci ripaga di ogni sacrificio. Ringraziamo quelli che oggi, domani e sempre saranno al nostro fianco per questa mission umanitaria”.
Fondamentali partners illuminati di questo evento sono stati l’Hotel Federico II che ha ospitato il torneo nella sua sala più grande e accogliente; il Rotary Club di Jesi con le sue componenti Rotary Foundation e Rotary Distretto 2090, la boutique Gisa di Chiaravalle.
Maria Gloria Frattagli giornalista (Ufficio stampa Patronesse del Salesi)
Talita Frezzi giornalista (Ufficio stampa Un Battito di Ali onlus)