Cabernardi e San Pietro il ritorno ad un sodalizio vecchio almeno 536 anni

20160821_114042Cabernardi – Porte schiuse anzi spalancate seppur strette come le descrivono le Sacre Scritture. Sono loro, proprio le porte, fisiche e metaforiche, ad aver contraddistinto la prima messa di Don Alberto Castellani, come nuovo parroco delle comunità di Cabernardi e della Castagna domenica 21 agosto. “Quelle  aperte della chiesa di Santa Maria delle Spinelle che indicheranno che il parroco è in paese ” – ha commentato a fine messa Don 20160822_162106Alberto. Mentre il vescovo Stefano Russo, durante la celebrazione, spiega quelle “porte strette” riferite dal Vangelo secondo Luca. Quel monito “sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti cercheranno di entrare ma non ci riusciranno” che Gesù dà in risposta ad un uomo che chiede “se sono pochi quelli che si salvano”.  “L’arrivo di un nuovo parroco – spiega il vescovo ad una chiesa gremita di fedeli – è sempre un avvenimento di rilievo per una comunità. Un momento forse ancora più speciale per quella di Cabernardi dove subentra ad una lunga storia tra Don Dario Marcucci e la sua comunità.  Dopo attenta riflessione, ho voluto nominare Don Alberto. Ho scelto di chiedere ad un giovane sacerdote di prendere in carico questa grande comunità proprio per  inviare a Cabernardi un segno di partecipazione della nostra chiesa. Un segno di partecipazione che, con il nuovo parroco, dobbiamo dare insieme alla chiesa. Perché ad ognuno di noi – ha proseguito – è richiesta una partecipazione particolare come illustrano le scritture di oggi che danno 20160822_162203 (1)tutto il loro senso al sacrificio che ci è richiesto. L’ immagine – ha concluso – delle porte strette è un modo per Gesù di provocarci perché non risponde con un numero a chi chiede quanti siano gli eletti, ma ci aiuta a capire le caratteristiche che ognuno di noi deve avere per passare attraverso questa porta stretta che in realtà ci conduce alla salvezza”. E il vescovo con poche e semplici parole ha invitato tutti, ognuno nei limiti della propria disponibilità, ad aiutare don Alberto, il parroco che ha accettato di allargare la sua grande famiglia, quella della parrocchia di San Pietro, a quella  lontana di Cabernardi. Un passaggio che 20160822_162314ovviamente impone alcuni cambiamenti. Come la messa della domenica, non più alle 11,15 ma alle 10, con la garanzia di essere a servizio di tutti ogni domenica dalle 9 alle 10 ed il mercoledì e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30. Poi questo segno, bello come idea e nei fatti, che quando le porte della chiesa sono aperte significa che don Alberto c’è. La programmazione da settembre di un giro a tu per tu con ogni famiglia ed un invito a partecipare ad un pellegrinaggio il 4 settembre al santuario perugino di Collevalenza con i parrocchiani di San Pietro. In fondo il ripristino di un antichissimo legame documentato addirittura nel 1580, durante la visita alla chiesa di Cabernardi del vescovo Mannelli il quale rilevò che Santa Maria delle Spinelle non solo era unita con pari diritti a Santa Maria del Doglio ma che era prebenda canonicale di San Pietro. Ossia porzione di beni affidata come dote alla collegiata di San Pietro. Poi, un pranzo in parrocchia tipico, abbondante e prelibato come quelli di Cabernardi sanno fare.

Quando entrai nella Cattedrale di Fabriano per prendere conoscenza dei luoghi prima ancora dell’ufficiale entrata in diocesi– racconta il Vescovo – alcuni fedeli presenti mi salutarono con calore per poco dopo presentarsi in sagrestia per scusarsi. Mi avevano confuso con Don Alberto Castellani. Pertanto visto che ho un sosia tenete presente che quando il vostro Parroco è assente forse sarà perché l’utilizzo come sostituto !”  Il che fa sorridere ma consente di riflettere sulla dimensione della nostra diocesi che conta 52.550 battezzati su 56.000 abitanti, vanta una superficie di 681 km2, numerose parrocchie di montagne ed una viabilità più che problematica , elementi fondamentali di questi tempi dove non si esclude di diminuire il numero delle diocesi nelle Marche.

Don Alberto Castellani è nato a Fabriano nel 1968 ed è stato ordinato sacerdote a San Facondino di Sassoferrato il 7 dicembre 1999. Seminarista sempre nelle Marche è stato per 4 anni vice parroco a San Facondino e Parroco a Campodonico e Belvedere, in seguito 9 anni presso la parrocchia fabrianese di San Biagio e Romualdo e gli ultimi, per via dell’accorpamento del parroco, alla cattedrale. Attualmente è parroco della Collegiata di San Pietro, delle parrocchie di Cabernardi e della Castagna. Inoltre è direttore della pastorale familiare diocesana, della biblioteca e anche dell’archivio diocesano.

Véronique Angeletti@civetta.tv

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