Una copia-scultura della Venere di Frasassi dono di Gabriele Mazzara
|Genga – Il paese edificato sulla pietra e che cela nelle sue montagne le grotte più belle del mondo non finisce di stupire. Non è nemmeno passato un anno dall’inaugurazione del suo Museo “Arte, Storia e Territorio: “dalla Venere Paleolitica alla Madonna con il Bambino del Canova” che lo arricchisce e lo potenzia con una dinamicità da manuale.
Ossia istituendo un premio d’arte contemporanea e catturando l’attenzione dell’artista fabrianese Gabriele Mazzara che frequentò e fu stimolato dallo scultore Edgardo Mannucci. Artista che, sabato 30 luglio 2016 ha donato una copia da lui realizzata della Venere di Frasassi. Quella stalagmite-scultura alta 8 cm trovata nel 2007 a Genga che possiede le caratteristiche stilistiche tipiche delle statuette femminili del Paleolitico superiore e potrebbe risalire a 20 mila anni fa. Statuina che, seppur conservata al Museo archeologico di Ancona, è il punto di partenza del Museo gengarino che dunque oggi, oltre ad un sistema multimediale high tech, vanta una copia ad altezza reale. Copia-scultura raccontata in questo video dall’artista che studiò le tecniche di Omero Bordo, noto tombarolo ed ex falsario.
“Un dono prezioso e generoso” ha commentato il Sindaco Giuseppe Medardoni prima di inaugurare la mostra, che fino alla fine di ottobre nella sala centrale del Museo ospita le opere dei dieci finalisti della prima edizione del Premio d’arte contemporanea “Dalla Venere alle Veneri”. Premio indetto dal comune in collaborazione con l’associazione culturale La Genga, il Consorzio Frasassi e il festival “Lo Spirito e la Terra”, che dota Genga finalmente di un premio alla pari del Salvi del comune di Sassoferrato o del Mannucci di Arcevia del Club Rotary Altavallesina-Grotte Frasassi. Premio che sarà assegnato il 23 ottobre e in cui gareggiano per la sezione pittura: “Madre Terra: la Dea” di Margherita Caliendo ; “Simbolo” di Luigi Cioli; “Gutta creat lapidem” di Lughia e “Trame di vita” di Miriam Passeri; per la sezione scultura: “Dalle Viscere della Terra “Venere” di Lanfranco Casadidio; “Mater Materica” di Cespi Alberto, “Speculum Vitae” di Carlo Chiatti e “Maternità” di Moriconi Armando; per la sezione Grafica: “Le dee del mare partoriscono se stesse come oceano” di Gabriela Vallemani e per la sezione fotografia: “Pecten” di Gabriele Bianconi.
Véronique Angeletti@civetta.tv
Un suggerimento al Comune di Genga – Consorzio Frasassi. Al Museo Speleo-Paleontologico sono esposti materiali archeologici (quasi tutti autentici) a mio avviso molto interessanti. Il suggerimento e’: nella sezione archeologica sono mesi e mesi che non funziona l’illuminazione di tre o quattro vetrine. Sara’ il caso di provvedere? Inoltre: in inverno la temperatura di quel museo e’ di circa 4-5 gradi centigradi. Vogliamo provvedere?