Rondelli ai Mondiali della pesca spinning da riva
|Luca Rondelli, trentottenne fossatano sarà uno dei cinque rappresentanti dell’Italia ai prossimi mondiali di pesca spinning da riva ai predatori con esche artificiali. La rassegna iridata si terrà a Svit in Slovacchia il 28 e 29 maggio prossimi. Un risultato straordinario ma non del tutto inatteso per il giovane atleta umbro abituato da anni ormai ad essere fra i migliori atleti italiani nella sua categoria.
Il sogno di Luca inizia da bambino guardando Sampei, il noto cartone animato giapponese, ed iniziando a pescare nei tanti laghetti della zona insieme al babbo. Dai piccoli torrenti locali fino ai grandi corsi d’acqua delle valli alpine, in pochi anni quasi per gioco nasce un grande campione. Una passione che cresce col passare degli anni e che fa maturare la consapevolezza in Luca di avere delle doti da poter sfruttare.
Nel 2000 inizia il percorso garistico fino al 2010 quando arriva il passaggio alle gare con esche artificiali da riva. Dal 2012 per Rondelli iniziano i primi grandi successi. In quell’anno si piazza al primo posto nel campionato italiano di categoria, nel 2013 terzo, fino ai due secondi posti del 2014 e del 2015. Una continuità di risultati che lascia poco spazio a casualità o fortuna. La caparbietà e l’abnegazione del giovane fossatano sono disarmanti. Allenamenti, alzatacce all’alba, chilometri e chilometri in giro per l’Italia con in testa il chiodo fisso della chiamata in nazionale. Gli ottimi piazzamenti nel club azzurro di questa stagione e la vittoria nelle ultime tre gare sono state determinanti per la definitiva convocazione. Ora un paese intero è pronto a stringersi intorno al giovane pescatore sperando nel grande risultato e nell’arrivo della medaglia. Ma essere là a rappresentare il proprio paese è già un successo strepitoso. Luca è la dimostrazione che anche partendo da piccoli paesi di periferia con il sacrificio e la determinazione si possono raggiungere traguardi impensabili. Una bella storia che riempie d’orgoglio un’intera comunità.
William Stacchiotti@riproduzione riservata