il 6, 7 ed 8 maggio … tra giostre e sapori, un tuffo nel Medioevo

 

Immagine promozionale Statuti 1Fossato di Vico – Col suo borgo autentico, le sue antiche mura ed i suoi scorci unici, il paese è la degna cornice per un tuffo nel medioevo. Il 6, 7 e 8 maggio i fossatani sono pronti ad immergersi, e con loro visitatori e turisti, nell’avvolgente clima medievale, e a rievocare con la Festa degli statuti gli atti che,  per secoli, e con grande precisione, hanno regolato l’antico castello appenninico.

Vie, piazze e taverne si vestono a festa diventando i luoghi ideali e caratteristici per riassaporare i gusti ed i profumi del periodo. L’odore di pane caldo e carne alla brace, il fumo acre che si dipana dalle strette vie, il vino che tutto inebria e rallegra, attimi di un passato tanto lontano ma che tutti in quei momenti hanno a portata di mano. I portaioli sanno come rallegrare l’atmosfera e rendere ognuno qualcuno, non spettatore ma partecipante, ed in quel crogiuolo di luci ed ombre, sapori ed odori, silenzi e grida si contendono l’agognato palio.

La festa si apre il Venerdì 6 con la cena dei figuranti presso i locali storici de “Le Carceri”, prologo all’Arenga; l’assemblea dei capifamiglia maschi di tutto il territorio fossatano che ha l’importante onere di eleggere le figure amministrative del castello. Essa è convocata e presieduta dal Podestà in carica e gestita dal Vicario. Le persone proposte a ricoprire le varie cariche amministrative vengono presentate ai votanti che devono esprimere il loro consenso inserendo a scelta una fava nel “bussolo” rosso o nero.

programma festa degli statuti 2016Sempre in serata la prima vera competizione fra le porte che si contendono il primato nella gara dell’arco storico. È poi l’arciere vittorioso, come da tradizione, ad accendere con una freccia fiammante, il gigantesco “Focaraccio” in piazza Umberto I. Bagliori, scintillii e giochi di luce davvero caratteristici, fra lo scoppiettio delle ardenti braci, illumineranno l’intera piazza con le sue vetuste mura. La serata continua all’insegna dell’allegria e della buona gastronomia nelle varie taverne delle porte dislocate per le vie del paese.

Il Sabato 7 maggio, la festa entra nel vivo dal pomeriggio con i mestieri delle quattro porte, ognuna con le proprie attività di pertinenza che vengono valutate da un’attenta commissione di storici. È possibile vedere all’azione nelle vie e nei suggestivi locali dell’antico borgo: carbonai, pastori, tavernieri, fornai, macellai, notai, mercanti e molte altre situazioni di vita quotidiana medievale. L’intensa giornata si conclude con il corteo storico, anch’esso giudicato dalla commissione di storici, che parte dalla chiesa di San Benedetto e giunge, attraversando la suggestive vie del centro storico, fino alla centrale piazza San Sebastiano.

Domenica 8 maggio, di pomeriggio è la gara dell’antico gioco della “Cirumella”, nel parco di San Benedetto, a mettere di nuovo l’una contro l’altra le porte. A seguire il corteo storico fa di nuovo bella mostra di sé. In serata il momento cruciale della manifestazione, quando dall’antica loggia comunale, proprio come un tempo, avviene la Publicatio Statutorum.

La pubblicazione di quegli statuti, fra i più antichi dell’Umbria, pubblicati ufficialmente il 13 maggio 1386 che hanno consentito a Fossato di autogovernarsi fino al 19° sec. Di seguito l’assegnazione del palio, consegnato alla porta che ha conseguito il punteggio maggiore, frutto della somma dei punti realizzati nei giochi e decretati dai giudizi della commissione di storici. Inevitabile e sacrosanta notte di festa per i vincitori ma anche per tutti coloro che hanno onorato la manifestazione, perché a vincere è, ancora una volta, l’intero paese e tutti quelli che per tre giorni si svestono della quotidianità per ricordare la cultura e la genuinità dei propri avi.

William Stacchiotti@riproduzioneriservata

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