Sassoferrato – “Niente sequestro“. Sulla centrale idroelettrica lungo il torrente Sanguerone focus di un’intervento su segnalazione di un pescatore da parte degli uomini del Corpo Forestale Sentinate, reagiscono i legali della società che gestisce l’impianto. Il provvedimento degli uomini della forestale è stato preso il 30 marzo scorso. “E’ il sequestro preventivo di una paratia presente sul lato idrografico sinistro della diga del fiume Sanguerone prima del canale di approvvigionamento della centrale” – spiegano i legali. Inoltre “non corrisponde al vero che l’impianto utilizzava le acque del torrente Sanguerone, captando l’intera portata del fiume, lasciando l’alveo privo di acqua per circa 200 metri” come riportato da un comunicato ufficiale istituzionale. Per lo studio di avvocati invece “la secca è stata causata non dall’eccessivo sfruttamento del corso d’acqua, bensì da un’eccezionale ostruzione della paratia sequestrata” e per “una massa notevole di detriti” a causa delle “intense precipitazioni“. Sempre secondo gli avvocati “nessun danno è stato provocato dalla centrale idroelettrica all’ecosistema fluviale“.
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