6 mesi di reclusione per il ladro ciclista

CartocetoCartoceto – Di sicuro, a chi lo vedeva uscire di casa, avrà detto:  “vado fare un giro in bici” senza svelare che il suo vero intento non era di fare un po’ di sport, nemmeno quello di godersi la bella giornata ma di fare razzia privilegiando le case isolate. Tutto è successo nel primo pomeriggio di mercoledì 11 novembre nelle campagne di Lucrezia di Cartoceto. CC, sono le sue iniziali, 42 anni, originario di Cosanza, ma residente a Cartoceto, esce di casa e sale sulla sua bicicletta. Un giro mal intenzionato già in partenza. Per ovviare al fatto che era partito senza gli attrezzi giusti, l’uomo non ha un attimo di esitazione e fa provvista presso un camioncino Enel approfittando del fatto che gli operai stavano lavorando al ripristino della linea elettrica. Bottino: uno zainetto pieno di tutto quello che fa comodo. Poi, avvista un secondo furgoncino, che rovista, per scrupolo. senza però trovare qualcosa di interessante. In un giardino vicino, mira subito alle due auto parcheggiate che riesce ad aprire e svuota di tutto quello che c’è di valore al loro interno. Il fattaccio però ha testimoni: i proprietari che escono di Refurtivacasa urlando all’uomo di fermarsi e si lanciano all’inseguimento del ladro-ciclista… in trattore. Braccato, l’uomo abbandona allora zaino e bici, e senza pensare due volte si getta in mezzo ad una fitta boscaglia di rovi e spine. Nel frattempo le vittime chiamano i carabinieri di Saltara che dopo pochi secondi raggiungono il posto.  E’ bastato agli uomini dell’Arma appostarsi a ridosso della boscaglia,  sicuri che l’uomo fosse ancora all’interno. Difatti, al calare del solo, convinto di averla fatta franca,  l’uomo esce dalla sterpaglia e si arrende a alla vista dei militari supplicando di essere curato perché i rovi l’avevano ridotto ad una maschera di sangue. Dopo le medicazioni al pronto soccorso, C.C.  è stato tratto in arresto in flagranza di reato per furto in abitazione e ricettazione. Al processo per direttissima, tenutosi questa mattina presso il Tribunale di Pesaro, l’uomo ha ammesso le proprie responsabilità e patteggiato una pena di mesi 6 di reclusione. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari. E la bici appesa al chiodo.

Véronique Angeletti@riproduzione riservata

Fonte : Comunicato Stampa del Capitano Alfonso Falcucci del Comando dei Carabinieri di Fano.

 

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