Una nuova sonda per la cardiochirurgia infantile
|Torrette – Una nuova apparecchiatura che servirà a migliorare l’accuratezza diagnostica delle patologie cardiache. La sofisticata Sonda Ecocardiografica 3D è arrivata ieri nel reparto di Cardiochirurgia infantile dell’Ospedale regionale di Torrette, grazie alla raccolta fondi promossa dall’Associazione Un Battito di Ali onlus e dalle Patronesse del Salesi, con l’impegno del primario dello stesso reparto il dottor Marco Pozzi e il contributo del Rotary Club di Jesi.
Un’apparecchiatura capace di fare la differenza in quel quadro diagnostico sempre più necessario per contrastare il drammatico fenomeno delle morti bianche nello sport. La Sonda Ecocardiografica 3D, gioiello della tecnologia diagnostica, è stata acquistata dalla Asur Marche ed è già in dotazione al reparto di Cardiochirurgia Infantile dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona diretto dal dottor Marco Pozzi. Oggi la presentazione ufficiale. Il denaro necessario a sostenere l’acquisto della Ecosonda (35.000 euro) è stato raccolto grazie a una campagna di solidarietà lanciata dall’Associazione Un Battito di Ali onlus e dalle Patronesse del Salesi, la collaborazione del Rotary Club di Jesi e del Distretto 2090 e di tanti privati.
Soprattutto grazie al dottor Marco Pozzi, primario del reparto di Cardiochirurgia Infantile dell’Ospedale Regionale di Torrette, che ha messo a disposizione della causa la sua sensibilità. Protagonista con le sue pregevoli foto scattate in India, Sud America, Estremo Oriente della mostra itinerante “Lo Sguardo sull’Anima-Nella terra degli Uomini” (che ha riscosso successo alla Mole Vanvitelliana di Ancona e a Villa Colloredo Mels di Recanati) abbinata a un libro fotografico, Marco Pozzi ha devoluto le donazioni di quanti hanno partecipato alla mostra alla campagna di acquisto della Ecosonda.
Grazie poi al prezioso contributo offerto dalle Patronesse del Salesi attraverso le loro iniziative, il sostegno del Rotary Club di Jesi e di una famiglia anconetana che in seguito alla drammatica perdita del figlio ha donato 10.000 euro alle Patronesse proprio per dare forza alla raccolta fondi, finalmente l’obiettivo è stato raggiunto.“Sono davvero felice di essere riusciti a trovare la somma necessaria affinchè la Asur possa sostenere l’acquisto di questo macchinario”, dichiara Loretta Mozzoni, la Presidente dell’Associazione Un Battito di Ali, la onlus nata a Jesi con l’obiettivo di aiutare i bambini cardiopatici. “L’Ecosonda 3D è uno strumento sofisticato – aggiunge – che servirà a migliorare l’accuratezza diagnostica attraverso ecografie tridimensionali del cuore permettendo così ai medici di individuare eventuali anomalie congenite cardiache o altre patologie in modo non invasivo, ed intervenire tempestivamente. Ringrazio il dottor Marco Pozzi, le Patronesse e quanti hanno condiviso questo progetto”.
“Questa importante donazione rappresenta un traguardo – spiega Milena Fiore presidente delle Patronesse del Salesi – che abbiamo raggiunto grazie alla sensibilità di tante persone, in particolare di una famiglia del territorio che dalla tragedia vissuta ha voluto dare un segnale di speranza con un grande contributo economico”.
A portare il saluto del presidente del Rotary Club di Jesi Andrea Branella, è stato il vice presidente del Club Stefano Santini per testimoniare “vicinanza e condivisione del club ai progetti, per aiutare i bambini malati e dotare questo splendido reparto – orgoglio della sanità regionale – di strumenti diagnostici che siano al servizio di tutti, in grado di facilitare il delicato lavoro di questi medici ai quali va in ogni caso la nostra riconoscenza e il riconoscimento di una professionalità che non mai disgiunta da una grande umanità”.
La necessità di un macchinario diagnostico che permettesse ai medici di avere una visione tridimensionale del cuore si era avvertita già da anni, diventando una priorità con il succedersi di tragedie immani sui campi di gioco. Tragedie che avevano il viso di Benedetta Moroni (l’atleta della Stamura basket Ancona morta il 14 febbraio 2014 a 12 anni sul campo da basket per un’anomalia congenita alle coronarie), quello di Elia Longarini (12 anni, giocatore della Amatori Rugby Macerata, che si è spento il 15 febbraio scorso durante una partita) e di tanti altri baby giocatori prematuramente scomparsi sui campi di gioco, traditi da anomalie cardiache congenite non individuate con gli esami diagnostici tradizionali. “Da diversi anni il nostro Reparto si interessa di un’anomalia cardiaca che è la seconda causa di morte improvvisa tra gli atleti – spiega il dottor Marco Pozzi – si tratta di una variazione anatomica delle coronarie che può essere totalmente asintomatica e manifestarsi per la prima volta con la morte improvvisa dopo un esercizio fisico intenso. Questa condizione ha la particolarità di poter essere trattata chirurgicamente eliminando quindi il rischio di morte improvvisa. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo iniziato a collaborare con il professor Zeppilli (Direttore della scuola di specializzazione in Medicina dello Sport all’Università Cattolica di Roma) per una campagna di prevenzione volta a una diagnosi precoce di questa anomalia prima che si manifesti clinicamente e, quando appropriato trattarla chirurgicamente, riducendo (ed idealmente eliminando) queste morti improvvise tra gli atleti. Il primo passo di questo progetto pilota è l’acquisto dell’Ecosonda 3D – conclude il dottor Pozzi – e proseguirà con l’istituzione di una borsa di studio per un medico dello sport”.
All’inaugurazione dell’ecosonda, ieri in reparto, non è voluto mancare il dottor Fabio Benni, responsabile amministrativo Asur. “La sonda ha la particolarità di dare una diagnostica in 3d del cuore – conclude il dottor Pozzi – le immagini potranno essere ruotate e tagliate a diversi spessori per dare una visione diagnostica del cuore tra le migliori in assoluto. Si potranno anche produrre stampe tridimensionali per dare una programmazione chirurgica e diagnostica che permetta di continuare a migliorare i nostri già eccellenti risultati”.
Fiore all’occhiello della sanità italiana, il reparto diretto dal dottor Pozzi attesta il tasso di mortalità sullo 0,3% a fronte di quello europeo del 3,7% per un bacino di utenza prevalentemente marchigiano, ma con pazienti provenienti anche da Abruzzo, Umbria, Molise e Puglia. Un’eccellenza da 250-260 interventi l’anno con l’obiettivo di incrementare l’operatività e arrivare a 350-400 interventi per la piena efficienza del sistema e per la formazione dei medici più giovani. E’ possibile sostenere ancora il progetto di prevenzione delle morti improvvise e la costituzione della borsa di studio attraverso una donazione all’Associazione Un Battito di Ali onlus o richiedendo di essere omaggiati del volume fotografico “Lo Sguardo sull’Anima-Nella terra degli Uomini” tramite la pagina Facebook dell’Associazione Unbattitodiali onlus (o al numero 339.5948216).
Ufficio Stampa Un Battito di Ali onlus
Talita Frezzi