Il libro che non sapevamo che mancava…
|Fabriano – C’è una sorpresa in libreria. L’ha scritta Renato Ciavola che di lavoro fa il giornalista ma soprattutto è fumettista. Il fabrianese racconta la vita e l’opera di un grande umorista grafico, Paolo del Vaglio, che un anno fa ci ha lasciato. Lo fa con delicatezza, con un fruscio di parole, con vignette scelte. E dimostra al mondo delle Lettere che solo un altro vignettista può raccontare un vignettista.
Scorrendo le pagine, ci si accorge quanto il lavoro di Renato Ciavola fosse indispensabile. Di primo impatto, al Grande Pubblico, Paolo del Vaglio è un nome che dice poco, se non niente, ma la sua firma spalanca un déjà vu . Ci si mette un pò e poi la si riconosce perché svolazza a tutto tondo e la si associa a riflessioni essenziali, piacevoli, a calce dell’angelo Pigy, di diavoletti, di personaggi abbozzati, di Carlotta e Sigismondo o di TeleRe. E’ quella firma che ci ha fatto sorridere, ridere, riflettere. Gli umoristi sono quelli che illuminano il quotidiano. Tra di loro Paolo del Vaglio che Renato Ciavola ha voluto raccontarci. Ne parla a tratti, tale quale ad un fumetto che solo un giornalista, scrittore, illustratore e vignettista come lui poteva avere in mente di fare. Meno male perché mancava.
Renato Ciavola – “Nacqui senza saperlo”, edizioni Il Pennino 2015, 15 euro
Véronique Angeletti@riproduzione riservata
Hai scritto una cosa molto delicata, di chi ha letto e compreso il tutto, e in modo giusto. Sono sicuro che il messaggio arriverà ai fruitori multimediali di questo online 😉