E se Cagli rimanesse un’ospedale …
Cagli – Lunedì, la montagna è scesa al mare: 580 chilometri quadrati erano in audizione presso la IV commissione regionale sulla sanità. Al tavolo, i sindaci di Frontone, Serra Sant’Abbondio, Cantiano, Cagli, Acqualagna, Apecchio, sostenuti da quello di Piobbico, anche se quest’ultimo non fa parte dell’U.M. del Catria Nerone. Di fronte, i consiglieri Federico Talé, Enzo Giancarli e il presidente Fabrizio Volpini. “L’auspicio – spiega Francesco Passetti, il presidente dell’Unione – è che la disponibilità dimostrata dalla commissione possa essere confermata dalle decisioni della Giunta e del Presidente Ceriscioli”. Un’audizione non facile quella di lunedì. Sul tavolo c’era il piano sanitario e le conseguenze sul futuro dell’ospedale di Cagli, del punto di pronto intervento e la continuità assistenziale. Un tavolo dove la commissione ha voluto ricordare “le criticità legate ai tagli governativi imposti dagli impegni assunti con l’Europa e l’impossibilità di ripristinare alcuni servizi, non appropriati per strutture piccole”. A cui i sindaci hanno risposto evidenziando che “un’ulteriore diminuzione del presidio di guardia medica e la trasformazione del punto di primo intervento da h24 ad h12, renderebbero una situazione, già critica, insostenibile e metterebbe in discussione i livelli minimi di sicurezza sanitaria a cui tutti hanno diritto”. E poi l’affondo: con il Decreto Balduzzi, che lega i parametri dell’emergenza-urgenza ai tempi di percorrenza per raggiungere il pronto soccorso; e che fanno parte dell’area pilota Anconetano-Basso pesarese. Quella della Strategia nazionale sulle Aree Interne, che indirizza investimenti nel campo sanitario dove l’ospedale di Cagli ha un ruolo di coordinamento. Ruolo minacciato dallo smantellamento dei suoi servizi essenziali. Infine, che il mantenere livelli minimi di assistenza determina un risparmio per la spesa sanitaria ed è un deterrente alla mobilità passiva verso l’Umbria. Intanto, incassano una vittoria: al prossimo incontro, da mettere in agenda, sarà presente il direttore dell’Area vasta 1 Carmine Di Bernardo.
Véronique Angeletti@riproduzione riservata
Per approfondire…
Propedeutico alla riunione è stato il documento che tutti i primi cittadini hanno inviato alla IV commissione permanente. Un documento importante di cui Civetta.tv ha già scritto reperibile a
http://www.civetta.tv/2015/10/19/ma-abbiamo-bisogno-di-una-casa-della-salute-o-di-un-ospedale/