Pergola Unita in campo per l’Ospedale
|Pergola – Riportiamo il testo del documento consegnato dal direttivo di “Pergola Unita” al dott. Fabrizio Volpini, presidente della IV Commissione consiliare permanente SANITA’ E POLITICHE SOCIALI e al Presidente della Regione Marche prof. Luca Ceriscioli. Un documento che sintetizza quelli che risultano essere, secondo “Pergola Unita” i principali punti sui quali è necessario intervenire per assicurare il regolare svolgimento delle attività ospedaliere nel nosocomio pergolese, al fine di migliorarne le prestazioni e portarlo in linea agli standard attesi dai cittadini
L’Ospedale “SANTI CARLO E DONNINO” DI PERGOLA Patrimonio della Città, della Provincia e dell’intero Sistema Sanitario Regionale delle Marche
PREMESSA
Con questo documento vogliamo ancora una volta rappresentare, all’Amministrazione Regionale e all’Assemblea Legislativa della Regione Marche, il ruolo centrale e indispensabile che l’Ospedale “Santi Carlo e Donnino” di Pergola riveste per la sua città, l’intero entroterra e l’intero Sistema Sanitario Regionale delle Marche.
Ci rivolgiamo alla IV Commissione consiliare permanente – Sanità e Politiche Sociali – e al suo Presidente, dott. Fabrizio Volpini, ringraziandolo per la disponibilità che ci ha riservato, affinché nell’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo sull’amministrazione regionale, possa presentare le istanze contenute in questo documento al presidente della Regione Marche, prof. Luca Ceriscioli, con delega alla Sanità, e all’intera Giunta Regionale.
Le richieste presentate in questo documento sono il frutto dell’ascolto e dell’impegno nel raccogliere le istanze di cittadini e soprattutto degli operatori, il patrimonio più prezioso della nostra struttura, che è uno dei cardini dell’attività politica della nostra associazione.
Confidiamo nella considerazione dei nostri interlocutori, nel segno della comune Responsabilità in difesa del Diritto alla Salute, sancito dall’art. 32 della Costituzione.
E’ un dovere, prima di tutto morale, che sentiamo di voler compiere per tutti i cittadini, quelli di oggi e quelli di domani.
È un impegno, inoltre, che vogliamo portare avanti in maniera istituzionale a nome di tutta la cittadinanza, nonostante l’amministrazione comunale pergolese ci abbia negato l’istituzione di una Commissione Consiliare Sanità allargata ai rappresentanti delle categorie del settore e rappresentanti dei cittadini, da noi richiesta per avere un unico e migliore strumento di verifica, monitoraggio e raccolta di istanze sulla Sanità e sull’Ospedale Santi Carlo e Donnino di Pergola.
L’OSPEDALE OGGI
In questo particolare momento di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, Pergola Unita chiede alla Regione Marche che l’ospedale di Pergola sia messo costantemente in condizione di poter assolvere le funzioni di Ospedale per acuti attraverso il monitoraggio, completamento e potenziamento di tutti i suoi reparti:
– dato che è riconosciuto essere una presidio per acuti dal DGRM 1696 del 3 dicembre 2012, che dispone la riconversione delle strutture ospedaliere di piccole dimensioni “in strutture sanitarie extra-ospedaliere per il trattamento del paziente sub-acuto, con l’esclusione di Amandola e di Pergola che mantengono funzioni per acuti, in funzione della collocazione geografica, della viabilità, della organizzazione interna” in coerenza con il piano socio-sanitario Regionale 2012/14; – vista l’accelerazione di questi ultimi mesi nell’attuazione del DGRM 735 del 20 maggio 2013, che regola proprio le riconversioni dei piccoli ospedali, in continuità a quanto già disposto con la nomina dei primari dei reparti di Chirurgia, Medicina e Riabilitazione.
Ci permettiamo di indicare a tale scopo alcune situazioni che, dopo aver raccolto le istanze degli operatori e degli addetti al settore, risultano essere prioritarie:
1) POTENZIAMENTO DELLA SQUADRA DI ANESTESISTI a supporto di tutte le attività ospedaliere che oggi risultano essere limitate nelle loro funzioni, proprio per la carenza di questa figura professionale. In particolare ci riferiamo ai reparti di Chirurgia, ove è necessario assicurare il regolare svolgimento delle attività, e di Radiologia. Quest’ultimo risulta impossibilitato ad effettuare indagini con tecniche di contrasto nel pomeriggio proprio a causa dell’assenza degli anestesisti, con gravose ricadute sulle liste di attesa. Un ospedale per Acuti deve avere la sua squadra di anestesisti fulcro di tutte le attività per questo riteniamo necessaria la presenza di almeno una unità semplice di anestesia, con almeno 3 medici.
2) POTENZIAMENTO DELLA CHIRURGIA CON PARTICOLARE ATTENZIONE AL “DAY SURGERY MULTISPECIALISTICO”, che permetta all’ospedale Pergola di migliorare le sue performance in termini di volumi di attività e di velocità. Un esempio potrebbe essere individuato nell’attivazione del servizio di chirurgia ortopedica oggi assente. Tale potenziamento contribuirebbe anche a ridurre la mobilità passiva che affligge gravemente la nostra Regione.
3) SOSTITUZIONE TEMPESTIVA DELLE FIGURE “IN PARTENZA” E POTENZIAMENTO DEGLI ORGANICI NEI REPARTI, anche in virtù del maggior impegno dei medici presenti dopo la trasformazione del Punto di Primo Intervento.
A tal proposito segnaliamo alcuni casi che necessitano di tempestivo intervento:
nelle posizioni amministrative:
– in partenza un addetto/a alla CASSA,
– in partenza un addetto al Front Office RADIOLOGIA;
nelle posizioni sanitarie:
– in partenza dott. Bruni CHIRURGIA,
– carenza di almeno un medico in RIABILITAZIONE,
– carenza di almeno un medico reumatologo in MEDICINA.
4) ELIPORTO Chiediamo che l’eliporto venga reso funzionante H24 attraverso l’implementazione dell’illuminazione della pista, a servizio delle emergenze non affrontabili dall’ospedale di Pergola, nell’interesse di tutto l’entroterra.
L’OSPEDALE DOMANI
Pergola Unita chiede alla Regione Marche di continuare a riconoscere l’ospedale di Pergola come presidio con funzioni per acuti anche nella stesura del prossimo Piano Socio Sanitario Regionale:
– visto che questo è stato già riconosciuto presidio per acuti dall’attuale Piano Socio-Sanitario della Regione Marche 2012/2014 e dai successivi DGRM 1696 del 3 dicembre 2012 e DGRM 735 del 20 maggio 2013 in funzione della collocazione geografica, della viabilità e dell’organizzazione interna (caratteristiche sulle quali inoltre è basata la Strategia Nazionale Aree Interne, progetto che prevede “un impegno delle amministrazioni centrali a rafforzare e riequilibrare nell’area i servizi essenziali di cittadinanza per le popolazioni residenti in particolare in materia di salute”. Pergola, seppur l’amministrazione comunale non ha sottoscritto la convenzione per l’attuazione del progetto, è stata individuata nel perimetro del progetto Aree Interne del Basso Appennino Pesarese e Anconetano);
– visto che “senza l’ospedale di Pergola ci sarebbe un bel buco di servizi sanitari”, dovuto alla scomparsa di un presidio dalla centralità geografica strategica per l’intera area, come evidenziato anche dalla nostra cartina consegnata ai membri del consiglio Regionale Marche in data 28 luglio 2015 e come già certificato dal Piano Socio-Sanitario della Regione Marche 2012/2014 e dai successivi DGRM 1696 del 3 dicembre 2012 e DGRM 735 del 20 maggio 2013 – vedi allegato
– visto l’interesse trasversale dimostrato da tutte le parti politiche, come si evince dal documento di impegno in difesa dell’ospedale di Pergola, sottoscritto da ben 11 candidati di differenti schieramenti politici al Consiglio Regionale delle Marche 2015, a dimostrazione che il nosocomio pergolese è riconosciuto dalla maggior parte delle forze politiche come presidio necessario per tutto il territorio (tra i firmatari Renato Claudio Minardi, Federico Talè e Boris Rapa, membri dell’attuale consiglio e componenti della maggioranza) – vedi allegato
DUE QUESTIONI PARTICOLARI
E’ nostra intenzione sottoporre in maniera all’attenzione della Regione e dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale due importanti questioni che necessitano di un urgente intervento e che sono oggi oggetto di un acceso dibattito nella nostra comunità.
1. LETTI DI TERAPIA INTENSIVA
Pergola Unita chiede alla Regione Marche e all’Azienda Sanitaria Unica Regionale l’attivazione immediata dei due posti letto di terapia intensiva, donazione della Banca di Credito Cooperativo e della Associazione Pergolese verso i colpiti da cancro nel 2009.
L’intenzione dei donatori era quella di allestire nell’ospedale di Pergola “una stanza di degenza con assistenza intensiva ove per poter seguire, in maniera appropriata, i pazienti sottoposti ad interventi di particolare complessità e i pazienti “fragili” per condizioni cliniche o anche semplicemente per l’età avanzata”, donando due posti letto atti inoltre a “garantire un soccorso adeguato, senza utilizzare le strutture della sala operatoria, a tutti quei pazienti non chirurgici che venissero a trovarsi in condizioni critiche; attrezzature a disposizione del solo reparto di Chirurgia ma di supporto a tutte le Unità Operative dell’Ospedale”, consentendo di “ottimizzare il lavoro del personale facilitando l’assistenza nell’ottica della sempre maggior sicurezza dei pazienti” – vedi allegato
Chiediamo che la Regione e l’ASUR procedano quanto prima all’attivazione di queste preziose attrezzature, nel rispetto delle volontà e finalità indicate dai donatori, in maniera coordinata a quanto previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale e che a stessa Regione intervenga a livello informativo presso la comunità pergolese per chiarire, con particolar attenzione nei confronti dei donatori, i dettagli tecnici di funzionamento ed il miglioramento tecnico di cui il nostro ospedale godrà in seguito a questa attivazione.
2. LABORATORIO ANALISI
Pergola Unita chiede alla Regione Marche di porre particolare attenzione al potenziamento delle attività di laboratorio Analisi.
Chiediamo di rivedere quanto definito dal DGRM 665 che individua per tutta l’area vasta un unico laboratorio Analisi, quello di Urbino, preoccupati dal fatto che le distanze ed i conseguenti tempi di trasferimento possano incidere nella qualità del servizio.
CONCLUSIONI
Come anticipato in premessa, quanto rappresentato in questo documento sono le richieste e le istanze dei cittadini e soprattutto degli operatori, il patrimonio più prezioso della nostra struttura.
Il ruolo strategico dell’ospedale di Pergola nell’Alta Valle del Cesano e in tutto l’entroterra (che si estende anche alla provincia di Ancona), permette una copertura di servizi sanitari di base, indispensabili per la salute di tutti i cittadini, e rappresenta un elemento di giustizia ed equilibrio per il Sistema Sanitario Regionale, che si estende dalle più grandi città della costa alle zone interne meno popolate ma con più disagi, e per questo ancora più meritevoli di attenzione.
Per tutte le ragioni sopra esposte, l’Ospedale di Pergola rappresenta una ricchezza non solo per la città di Pergola, ma per l’entroterra della provincia di Pesaro e Urbino e per l’intera Regione Marche, oltre ad essere pa la nostra città anche un presidio di enorme importanza strategica anche a livello occupazionale in un territorio che della carenza di lavoro soffre in particolar modo.
Alla luce delle richieste fatte, siamo fermamente convinti che questa ricchezza potrà ancora aumentare, a vantaggio dell’intera collettività marchigiana.
Alla tutela del sacrosanto Diritto alla Salute, si aggiungerà infatti anche un ulteriore fondamentale elemento: la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, sale della democrazia e del buon governo che tutti ricerchiamo.
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Comunicato fornito da Pergola Unita