Da Cultlab nascono 12 startup
|Marche- Le Università e la Regione al fianco degli imprenditori culturali del domani. La promozione e lo sviluppo del territorio marchigiano passa anche attraverso la cultura e le idee innovative di giovani imprenditori locali. Ma a volte le sole idee non sono sufficienti. Serve un luogo sicuro in cui queste riescano a germogliare e crescere vigorose sino ad avere abbastanza forza da poter sopravvivere autonomamente. Di questo si occupa CultLab, incubatore creato dall’Università di Macerata e di Urbino assieme a Meccano spa (organismo di ricerca riconosciuto dal Ministero della ricerca scientifica e tecnologica) per sostenere ed assistere le nuove imprese culturali che abbiano almeno una sede nelle Marche. Il progetto è promosso e finanziato dai 6 Gal (Gruppo Azione Locale) delle Marche e dalla Regione con i fondi del Piano di sviluppo rurale Marche 2007-2013.
Dalle 50 che avevano risposto al Bando pubblicato ad inizio 2015 sono state selezionate le 16 startup più meritevoli; di queste 12 sono diventate realtà, e sono pronte per spiccare il primo volo.
Le 12 promettenti startup risultanti dall’intenso lavoro di questi mesi sono state presentate questa mattina presso il Palazzo Raffaello della Regione Marche. Gli ambiti di cui si occupano le nuove imprese spaziano dai servizi al patrimonio culturale al design, dalla valorizzazione dei beni culturali ai nuovi servizi per il turismo, all’applicazione delle nuove tecnologie per la promozione e gestione del territorio e degli eventi, l’internazionalizzazione dei prodotti tipici e la fruizione dei beni storici e culturali.
“Con le competenze acquisite dalla collaborazione con i partner e grazie alle mille ore di assistenza previste dal progetto, ora le imprese sono in grado di operare autonomamente – spiega Giorgio Mangani, Project Manager CultLab – Questo progetto però non si esaurisce qui dato che continueremo ad affiancare le imprese per un altro anno ancora.”
Il progetto che ha avuto inizio a gennaio 2015 proseguirà difatti sino a luglio 2016. Importante il contributo e l’investimento messo in campo dalla Regione Marche: “Abbiamo una concentrazione museale fra le più alte a livello nazionale. La Regione Marche sta investendo molto in questa direzione – sottolinea l’Assessore alla Cultura e al Turismo Moreno Pieroni – Saremo sempre attenti e vicini a ragazzi con una tale passione ed entusiasmo per il mondo del lavoro.”
Letizia Urbani di Meccano spa e Luigi Lacchè, Rettore dell’Ateneo maceratese, concordano nell’individuare la produttiva collaborazione fra enti diversi il segreto che sta alla base di un’iniziativa così ben riuscita:
“Si rafforza la consapevolezza che tutto ciò che ruota attorno alla cultura possa essere vantaggioso e positivo per lo sviluppo del territorio – afferma il Rettore di Unimc – Il Made in Italy è fatto di cultura, di estetica e di innovazione. Si guardava con sospetto all’industria della cultura e creativa, ma questa ha resistito ed è riuscita a produrre risultati vantaggiosi. Questi ragazzi vanno incoraggiati e seguiti.”
Stesso augurio anche da parte di Giorgio Calcagnini, dell’Università Carlo Bo di Urbino: “Pensare di fare impresa in ambito culturale non è mai facile ed è per certi versi una scommessa – afferma – mi auguro che queste imprese possano continuare ad operare e ad esistere nei prossimi anni.”
Mirco Niccolini@riproduzione riservata