“Legibilia” fino al 2 maggio: la mostra di Giulia Piras organizzata dai “Sassoferratesi nel Mondo”
Si chiama “Legibilia” la mostra che l’associazione “Sassoferratesi nel mondo” dedica all’illustratrice Giulia Piras. Nella chiesa di San Giuseppe, la graphic designer espone 18 riproduzioni giganti dei suoi lavori più significativi. Curata da Rita Sacco Ballanti e dal presidente Nazzareno Azzerri, offre l’opportunità di osservare come questa trentunenne sassoferratese con i suoi molti talenti risponde a tante sfide. Ossia come mette la sua arte del disegno al servizio dell’idea, veste di contemporaneità la sua grafica artistica e più di tutto cerca di rendere immediatamente leggibile qualsiasi messaggio.
La combinazione di un non comune percorso di studio. Giulia ha l’umanesimo della maturità classica ottenuta al liceo di Fabriano, carpito i segreti dell’illustrazione scientifica frequentando da studente la facoltà di biologia della Politecnica delle Marche, acquisito sensibilità e tecnica all’Accademia delle Belle Arti di Urbino e dato una dimensione vettoriale alla sua grafica d’arte specializzandosi all’Istituto superiore per le industrie artistiche dedicato al disegno industriale.
Il che spiega le belle “chiamate” di cui la mostra espone le svariate tracce. Giulia l’anno scorso ha illustrato il volume “Bambine ribelli. 100 donne italiane” di Elena Favili (Mondadori), realizzato la copertina del libro “L’ultima mela” di Sofia Gallo (Settenove Edizioni Cagli), curato i disegni di “Inforacconta” (Fabbri Erickson – Rizzoli Education). Un quaderno didattico «dove uso un linguaggio infografico – poco testo e una forte integrazione con le immagini – per stimolare la scrittura creativa».
Mentre nel suo manifesto sull’inclusione digitale, vincitore nel 2021 del concorso indetto da Posterheroes (Torino), sfrutta “l’illustrazione metaforica”. «Perché ognuno legge attraverso la lente della propria cultura, e delle proprie esperienze e spingo chi osserva ad interrogarsi ed esprimersi».
Il metodo con cui ha scelto di comunicare “Arca”, il progetto marchigiano di Bruno Garbini, Giovanni Fileni, Enrico Loccioni di Agricoltura Rigenerativa Controllata dell’Ambiente nella Vallesina. Inserendo nella vaschetta il disegno di un paesaggio, veicola le scelte biologiche e riciclabile del packaging.
Inaugurazione sabato 23 aprile alle 17.30. Fino al 2 maggio, chiesa di San Giuseppe, Castello, Sassoferrato. Tutti i giorni dalle 17 alle 19; sabato e domenica, 10,30 -12 e 16-19.
Véronique Angeletti