Sorpresi 12 cacciatori dai Carabinieri Forestali sentinati nel Parco della Gola della Rossa e di Frasassi

Sequestro fucili carabinieri forestali di Sassoferrato (AN)Genga – Denunciati dodici cacciatori per il reato di introduzione illegale di armi in area protetta, sequestrate dodici carabine di precisione e relative munizioni, sanzionate numerosi fuoristrada per parcheggio in area naturale.
I carabinieri forestali della Stazione di Sassoferrato guidati dal maresciallo Tiziano Latini sono intervenuti nella serata di sabato 1 dicembre, e hanno sorpreso vicino al fosso di Acquasanta di Arcevia – e dunque per pochi metri nel territorio comunale di Genga – dodici cacciatori appartenenti ad una squadra di braccata al cinghiale autorizzata, sì a cacciare nell’ambito delle zone di  Arcevia, perfino in alcune di Sassoferrato, ma non a circolare nell’area protetta del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi senza le opportune autorizzazioni dell’Ente di Gestione del Parco per il trasporto di armi.
A far scattare il blitz, una denuncia anonima al 1515, il numero generale d’emergenza ambientale. Denuncia che segnalava strani e ripetuti andirivieni di cacciatori intorno al Parco regionale naturale tra i comuni di Arcevia e Genga e, di preciso, presso il Fosso Acquasanta, sorgenti del fiume Misa.
WhatsApp Image 2018-12-02 at 15.44.45 (3)Indicazioni che gli uomini del Comando di Sassoferrato hanno subito voluto verificare organizzando un appostamento. Servizio che per i militari rientra nei loro compiti di controllo dell’attività venatoria a tutela degli ambienti naturali e anche di contrasto al bracconaggio.
Ore di attesa, opportunamente nascosti, che sono state premiate:  i Carabinieri forestali hanno prima osservato numerosi fuoristrada che percorrevano un sentiero nel bosco e s’inoltravano nel territorio del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi e dunque in un area protetta seppur le tabelle non lasciavano spazio ad equivochi; poi, senza aspettare che parcheggiassero, sono intervenuti e trovato nei fuoristrada armi e munizioni e nessun dei cacciatori provvisto delle opportune autorizzazioni per il loro trasporto.  I dodici cacciatori sono stati immediatamente denunciati alla Procura della Repubblica di Ancona per il reato di introduzione illecita di armi nelle aree protette previsto dalla Legge 394/1991 e saranno sanzionati anche per parcheggio in area naturale.
Véronique Angeletti@civetta.tv